Sospetta evasione, autoscuole nel mirino

MESTRE. Le autoscuole veneziane nel mirino dei controlli dell’Agenzia delle entrate contro l’evasione fiscale. L’ultima convocazione risale a pochi giorni fa e riguarda un’agenzia del Lido ma da alcuni mesi i titolari - e di conseguenza i loro commercialisti - di quasi 70 tra autoscuole e agenzie pratiche della città e della provincia sono stati chiamati nella sede di via De Marchi, a Marghera, per presentare i documenti contabili della loro attività relativi all’anno 2010. In particolare sotto la lente d’ingrandimento dei controlli dell’Agenzia sono finite le schede carburante che indicano e il numero di chilometri macinati dalle automobili utilizzate per fare le lezioni di guida. Il ragionamento dell’Agenzia delle Entrate è semplice.
Come può essere che un’auto abbia percorso in un anno 30 mila chilometri quando sono fatturate lezioni guida per una percorrenza massima di 10 mila chilometri? I 20 mila chilometri che mancano all’appello sono il risultato di lezioni guida non fatturate - e quindi pagate in nero - o di spostamenti personali? Quest’ultima è la versione che è stata fornita praticamente da tutti i titolari delle autoscuole convocate.
Avranno convinto i controllori del Fisco? L’Agenzia fa sapere che «l’attività di indagine è ancora in corso» ma all’associazione di categoria, Asso-Antares, risulta che almeno una multa da 22 mila euro sia già stata staccata. Del resto i controlli dell’Agenzia nono sono scattati a caso ma sono scaturiti dopo aver controllato e incrociato i dati della Motorizzazione civile (patenti rilasciate, pratiche di immatricolazione avviate, passaggi di proprietà) con i dati fiscali dichiarati dai contribuenti.
«Solo nel caso in cui questi incroci mostrino forti anomalie, ad esempio i ricavi dichiarati sono troppo bassi rispetto al numero delle patenti rilasciate», spiegano dall’Agenzia, «si approfondisce il controllo attraverso l’invio di un questionario o un accesso alla sede dell’attività economica». E le anomalie, per molte autoscuole, sono state riscontrate. Nello specifico, partendo da una platea di circa 200 contribuenti, la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha individuato, attraverso un percorso di analisi e incrocio dei dati, 68 soggetti a maggiore rischio di evasione: 52 autoscuole e 16 agenzie di pratiche. Sono state 47 le autoscuole chiamate a presentare documentazione alla sede di Marghera e tutte le 16 le agenzie di disbrigo pratiche. In sei casi, ritenuti maggiormente sospetti dal punto di vista della possibile evasione fiscale, i controlli dell’Agenzia sono stati fatti direttamente nelle autoscuole, con quello che formalmente viene chiamato “accesso”.
«Sono controlli inaspettati ma giusti», spiega Marco Palma, segretario nazionale autoscuole di Asso-Antares e portavoce della maggioranza delle autoscuole veneziane «e che permetteranno di distinguere chi lavora in modo onesto da chi non lo fa, ma l’Agenzia delle entrate deve tenere conto del fatto che molti utilizzano l’auto per le guide anche per motivi personali e quindi è normale che possano esserci delle discrepanze tra chilometri percorsi e fatture delle lezioni. Detto questo è giusto che l’Agenzia delle Entrate faccia i dovuti controlli».
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