Comunità di Sant’Egidio al lavoro per la liberazione di Trentini
Il cooperante in carcere in Venezuela, cresce la speranza dopo la liberazione dell’imprenditore Schiavo. La Bella: «Da parte nostra c’è il massimo sforzo»

Per la liberazione di Alberto Trentini si muove anche la Comunità di Sant’Egidio. Prova ne è il recente viaggio nel paese sudamericano di Gianni La Bella, teologo e professore di Storia contemporanea all’università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
La Bella è reduce da un negoziato difficile ma con esito positivo, che ha portato alla liberazione dell’imprenditore Alfredo Schiavo, in carcere a Caracas da 5 anni. Nell’ambito di questa difficile trattativa, La Bella in persona ha incontrato il presidente Maduro in un colloquio privato di oltre due ore.
La delicatezza della vicenda impone il massimo riserbo, ma le parole di La Bella confermano l’impegno delle istituzioni italiane, della Farnesina e della Comunità di Sant’Egidio per risolvere il prima possibile la situazione di Trentini: «Seguiamo costantemente la vicenda del nostro cooperante umanitario», conferma il professore universitario, «siamo in contatto costante con l’avvocato Alessandra Ballerini. E faremo tutto il possibile per la liberazione di Trentini».
Proprio la liberazione dell’imprenditore Alfredo Schiavo, 67 anni, era stata interpretata nelle parole dello stesso La Bella come il possibile «desiderio del governo venezuelano, anche nella concomitanza della morte di Papa Francesco, di apertura e di dialogo»: «La figura, in particolare del Papa, è molto venerata ed è stata molto vissuta la sua malattia, così come i suoi funerali. È qualcosa che il nostro Paese deve tenere in debito conto per le altre persone che ancora sono detenute», le parole di La Bella affidate al portale della Comunità di Sant’Egidio.
La speranza, adesso, è che la prossima decisione del governo di Maduro riguardi la liberazione di Trentini, detenuto nel carcere del Rodeo, a Caracas, dallo scorso 15 novembre. Quotidianamente familiari e amici aspettano novità positive da Roma e dalla Farnesina.
Solo pochi giorni fa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva confermato a La Nuova che la situazione è monitorata dal governo italiano insieme al segretario di Stato degli Usa, Marco Rubio.
La mamma di Alberto, Armanda, ha invece rivelato domenica scorsa alle telecamere di Presa Diretta di essere stata accolta a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano.
Nel frattempo, la città si prepara alla mobilitazione. Domenica, le remiere hanno organizzato un grande corteo acqueo che attraverserà il Canal Grande (ritrovo alle 10 a Santa Chiara) con un solo obiettivo da gridare al mondo: la liberazione di Alberto.
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