Eventi pubblici e privati: fattore di crescita economica e sociale di una città come Venezia
Una chiave possibile per immaginare un futuro sostenibile, in cui la città continui a essere vissuta, amata e scelta non solo per ciò che rappresenta, ma per ciò che riesce a offrire

In un contesto di continua competizione tra le città per attrarre investimenti economici, sviluppo di nuove funzioni, residenti, turismo sostenibile, uno degli elementi determinanti è la capacità di ospitare, promuovere e facilitare eventi pubblici e privati, che generano valore economico diretto e rafforzano il posizionamento internazionale della città.
In questo scenario, gli eventi diventano motore di sviluppo sostenibile, catalizzatori di investimenti, strumento di comunicazione e volano per l’intera economia cittadina. Istituzioni e manifestazioni culturali, festival, congressi, appuntamenti sportivi, fiere di settore, eventi aziendali e privati, riprese cinematografiche, offrono molteplici benefici: attraggono flussi di visitatori e city user qualificati, destagionalizzano le presenze, valorizzano e contribuiscono al recupero di spazi cittadini, coinvolgono operatori locali e internazionali, stimolano il tessuto produttivo e promuovono la città come destinazione viva e moderna.
Un nuovo approccio, preventivamente attento ai temi della sostenibilità nella realizzazione degli eventi è occasione per promuovere i suoi principi fondamentali - ESG - Environmental, Social and Governance divulgandoli verso tutti gli stakeholder come istituzioni locali, operatori, fruitori.
Venezia è ricca di esperienze che nel tempo si sono evolute, spesso in maniera autonoma. L’attività della Biennale di Venezia ne è l’esempio più leggibile con il consolidamento della propria leadership nel panorama internazionale dell’arte e architettura contemporanea, volano per il recupero di importanti spazi cittadini, con una programmazione continuativa e perno per rafforzare l’attrattività per l’insediamento di nuove istituzioni culturali (Prada, Pinault, Bergruen, Procuratie, Casa Sanlorenzo, Ocean Space per citarne alcune).
La recente esperienza del Salone Nautico, dal 2019 e del Salone Alto dell’Alto Artigianato, dal 2023, entrambe all’Arsenale di Venezia, dimostrano come il connubio tra operatori locali, nei due segmenti produttivi, e operatori nazionali ed internazionali trovano in questa occasione momento di confronto e valorizzazione reciproca con l’utilizzo temporaneo e non vincolante di spazi pubblici così recuperati e con attività pienamente coerenti con i principi sopra esposti.
Eventi pubblici ed istituzionali come il G20 dell’economia, il G7 della Giustizia, la visita di Papa Francesco, i congressi internazionali negli spazi del Palazzo del Cinema e del Casinò al Lido, all’Arsenale ed in altri luoghi cittadini, le riprese cinematografiche di numerosi film e serie internazionali, gli appuntamenti sportivi come la Venicemarathon e la Veleziana e delle squadre cittadine, gli eventi aziendali, gli appuntamenti musicali declinati e proposti su spazi diversi, dai teatri cittadini, da piazza San Marco ai parchi Bissuola e San Giuliano, nonché lo sviluppo in corso del recupero di Forte Marghera e la realizzazione delle nuove infrastrutture dell’arena e dello stadio in terraferma rappresentano singole parti di un unico sistema che necessità politiche di indirizzo e di gestione operativa anche per generare e facilitare lo sviluppo di specifiche professionalità e competenze e conseguentemente posti di lavoro qualificati e residenti.
In conclusione, gli eventi – pubblici e privati – non sono solo “occasioni”, ma veri e propri strumenti strategici di marketing territoriale e asset di sviluppo economico e sociale. Nel caso veneziano, diventano anche una chiave per immaginare un futuro sostenibile, in cui la città continui a essere vissuta, amata e scelta non solo per ciò che rappresenta, ma per ciò che riesce a offrire.
*Direttore Operativo Vela Spa
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia