Vuoti i 420 pannelli elettorali Sono costati 22.500 euro

SCORZÈ. I tempi cambiano, i sistemi di comunicazione si evolvono e i cari vecchi pannelli elettorali sembrano essere andati fuori moda. Ora la televisione, internet e i social network spopolano e così le facce e i simboli dei partiti affissi qua e là non ci sono. Anzi, gli spazi appositamente allestiti per le elezioni del 4 marzo non solo sono miseramente vuoti ma i Comuni ci hanno speso pure dei soldi.
A Scorzè si sta sollevando qualche malumore, non fosse altro perché in municipio hanno dovuto sganciare la bellezza di oltre 22.500 euro ma nessuna coalizione ha scelto di farsi pubblicità con il poster. Meglio i vari gruppi Facebook, tanto per citarne uno, perché tanto il messaggio arriva uguale, se non rafforzato rispetto a un tempo, di certo più martellante. Se a questo aggiungiamo le varie trasmissioni, con i leader politici a fare il giro fra Rai, Mediaset, La7, Sky e via dicendo, si capisce come spendere denaro per farsi pubblicità con i cartelloni non abbia più tanto.
Eppure tra Scorzè e frazioni ci sono 420 pannelli a disposizione, ossia sessanta lastre per sette posti ciascuno, e devono essere installati per legge. Il problema non riguarda solo Scorzè, ci mancherebbe, ma anche gli altri, perché pure a Martellago, tanto per restare nel territorio confinante, se ne vedono parecchi di liberi. Di più, perché un certo disinteresse verso questo sistema di comunicazione si era già visto pure nel recente passato.
Insomma, c’è qualcosa che funziona. E qui sorgono due domande: è proprio necessario spendere soldi pubblici per l’allestimento? Quando la politica passa attraverso altri canali, perché non destinare i fondi per altri settori? Intanto. a quindici giorni dal voto, i pannelli restano candidi e tutti i partiti, o gruppi, li hanno già messi in pensione.
Alessandro Ragazzo
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