Mestre, ex Feltrificio Veneto: da fabbrica storica a polo urbano di servizi

A Marghera nasce un nuovo polo tra commercio e uffici sull'area dell’ex Feltrificio Veneto. Riqualificazione senza consumo di suolo e nuovi servizi per la città

Francesco Furlan
Ex Feltrificio Veneto
Ex Feltrificio Veneto

Le vecchie fabbriche lasciano spazio a supermercati e uffici. Lungo via Fratelli Bandiera, lungo quella cerniera tra le aree produttive e i quartieri residenziali, il più recente progetto di trasformazione riguarda l’area dell’ex feltrificio Veneto: la proprietà del comparto è riconducibile alla famiglia Mevorach che, nel corpo di fabbrica centrale, conserva e utilizza ancora gli uffici.

Il Feltrificio Veneto ha segnato la storia dell’industria veneziana dal Dopoguerra alla fine degli anni Novanta. Fondato nel 1935, poi distrutto dai bombardamenti e ricostruito, è rimasto attivo fino alla fine degli anni Novanta, quando ci fu la cessione al gruppo americano Albany, che dopo due anni lo chiuse trasferendo parte della produzione a Ballò di Mirano. Dove, proprio in queste settimane, i quasi quaranta lavoratori rimasti stanno affrontando la chiusura dello stabilimento, prevista a luglio.

Il progetto 

E il caso vuole che, mentre stia per chiudere Mirano, mettendo fine alla storia del feltrificio nel Veneziano, a Marghera stia per partire l’importante trasformazione urbana, grazie al voto favorevole della giunta al nuovo Piano Urbanistico Attuativo (Pua) per l’area di circa 15 mila metri quadrati compresa tra via Fratelli Bandiera e via delle Macchine.

A occuparsi del Piano è stato l’architetto Marco De Lazzari. «Questa Zona di Marghera, area di complessivi 27 ettari, attigua alla Città Giardino e definibile come ex zona industriale, ha visto innestarsi sin dal 1999 una serie di progetti riqualificanti», si legge nella relazione dello studio dp-A di Spinea, «l’obiettivo era, ed è tutt’oggi, quello di promuovere una profonda riconversione di questa parte di territorio, favorendo opere di recupero, riqualificazione e riorganizzazione, consentendone la vocazione artigianale, direzionale e ricettiva».

Il Piano urbanistico relativo all’ex Feltrificio si divide in due ambiti. Il primo è all’angolo tra via delle Macchine e via Fratelli Bandiera per una superficie di 15.190 metri quadrati. Il secondo lotto invece si sviluppa su una superficie di 2.258 metri quadrati fronte via delle Macchine e confina a nord, est e ovest con altre proprietà private. Il primo lotto sarà suddiviso in tre parti, tre unità minime di intervento.

La riqualificazione 

I primi due interventi, fronte via Fratelli Bandiera (per un totale di poco più di 7.200 metri quadrati) saranno destinati a spazi commerciali, tra i quali un supermercato e un bar-ristorante.

La terza parte, con il recupero di parte degli edifici esistenti, sarà riservata a uffici e spazi artigianali. Nel secondo lotto invece verrà realizzata una torre (per uffici) di 5 piani. Per garantire l’accessibilità all’area il progetto prevede un percorso ciclabile che collegherà piazza Mercato con la pista già esistente verso via delle Macchine e Venezia.

Dopo l’approvazione da parte della giunta del Piano, l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin aveva così commentato: «Si tratta di un intervento strategico che riqualifica un’area dismessa restituendole nuova vita, senza consumo di suolo. Vogliamo trasformare spazi abbandonati in luoghi vivi e utili, in grado di generare servizi e lavoro. Non va dimenticata che l’intervento comporta anche una riduzione della cubatura, lo sviluppo del numero dei parcheggi che vanno a soddisfare gli utenti della nuova piscina».

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