Venezia, donna violentata in una casa abbandonata alla Celestia

VENEZIA. Violentata nella notte di Ferragosto. Presa a schiaffi, trattenuta per ore. La mattina di domenica, la fuga dal suo aguzzino, scappando seminuda tra le calli deserte di Venezia. Fino a trovare rifugio - sconvolta - in un bar, accolta dall’esercente, che l’ha subito accompagnata all’ospedale civile. E qui è scattato l’allarme e la segnalazione ai carabinieri di San Zaccaria.
Spaventoso il racconto fatto d’un fiato da una donna di 40 anni della provincia di Venezia, che ha denunciato la sua notte da incubo nel degrado di una casa abbandonata e semi diroccata alla Celestia.
Il tempo di organizzarsi e i militari sono arrivati sul posto, trovando e arrestando l’uomo descritto dalla donna: si tratta di un trentenne senza fissa dimora, cittadino tunisino, che da qualche tempo aveva trovato riparo nell’edificio fatiscente. Violenza sessuale e sequestro di persona le accuse di cui dovrà rispondere già questa mattina, quando sarà interrogato dalla giudice per le indagini preliminari Federica Zancan, che dovrà decidere se convalidarne l’arresto e, in ogni caso, se disporre a suo carico misure di custodia cautelare, in attesa dello sviluppo delle indagini, oppure se farlo tornare libero.
È accaduto la notte di Ferragosto. A mettere a verbale il suo racconto dell’orrore, è stata una quarantenne veneziana che abita in provincia e venuta in centro storico per trascorrere con alcune amiche la giornata di festa. È proprio nel corso della serata che i due si incontrano, fanno amicizia, bevono qualcosa insieme. Complice l’atmosfera della sera d’estate, lasciano il gruppo e se ne vanno da soli. Ai carabinieri, la donna racconta di averlo seguito volontariamente fino alla Celestia, che l’uomo era gentile e simpatico.
Ma una volta arrivati nel deserto desolato dell’abitazione abbandonata, lei si è spaventata, voleva andarsene ed è a quel punto che lui - denuncia - si è trasformato in un mostro. La signora racconta che d’un colpo lui si è fatto aggressivo e violento, l’ha presa a schiaffi, l’ha gettata a terra e l’ha costretta a subire un rapporto sessuale. Un tempo infinito. Trattenuta per ore - dice - è uscita scappare solo all’alba. In ospedale, è stata sottoposta anche alle visite e alle analisi che serviranno anche nel corso dell’indagine. I medici hanno diagnosticato contusioni guaribili in cinque giorni.
La pubblico ministero Patrizia Ciccarese ha disposto l’arresto per violenza sessuale e l’uomo è stato portato in una cella, a Santa Maria Maggiore.
Oggi - come detto - potrà difendersi davanti alla gup Zancan nel corso dell’interrogatorio di garanzia, oppure avvalersi della facoltà di non rispondere. Al momento, è stato nominato per lui un difensore d’ufficio, l’avvocata Alessia Cavezzan.
La giudice dovrà valutare se vi siano state le condizioni per l’arresto in flagranza di reato e, in ogni caso, se gli elementi raccolti a carico dell’uomo giustifichino - o meno - la sua custodia cautelare. —
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