Venezia, addio al “mercante” Mario Bevilacqua

Scomparso a 74 anni l’artigiano famoso per i suoi tessuti. Nei suoi negozi anche i Rolling Stones ed Elton John

VENEZIA. Lutto in centro storico per la scomparsa del veneziano Mario Bevilacqua, 74 anni. Con lui se ne va un pezzo di storia della città, quella artigianale, vera, autentica. Dopo una malattia lascia la moglie Paola Fonda e i due figli Giancarlo ed Emanuele. Uomo generoso e riservato il “vero mercante di Venezia” - così era conosciuto e così desidera ricordarlo la famiglia - abitava vicino alla chiesa di Campo San Cassiano nel sestiere di San Polo.

Gestiva i due storici negozi che si trovano entrambi uno in Fondamenta Canonica, San Marco 337/b, dietro la Basilica e a fianco del Ponte dei Sospiri, l’altro in campo Santa Maria del Giglio che in città e all'estero è ricordato come una testimonianza di bottega dei secoli passati: è privo di vetrine ma ha un grande portone sempre aperto e due finestre dalle quali traboccano i pregiati tessuti d’arte per arredamento e tendaggi (broccatelli, velluti, damaschi) che i clienti conoscono, ammirano, toccano.

Là sono passati personaggi famosi come Anghetti, i Rolling Stones, Elton John. Mario Bevilacqua amava la sua Venezia, appassionato del suo lavoro ha speso l’intera vita in mezzo agli antichi telai manuali in legno e ai raffinati tessuti di ogni colore e foggia.

Il ricordo dei figli Giancarlo ed Emanuele che stanno ricevendo parole di affetto da migliaia di persone va all'immagine del padre Mario come “mercante di Venezia” e amministratore con i cugini della tessitura artigianale, antica e moderna, che si trova a pochi passi da campo San Degolà, location nel 1970 di alcune scene del film “Anonimo veneziano” con gli attori Florinda Bolkan e Tony Musante.

Il figlio Giancarlo spiega: «Con i tessuti mio padre ha fatto molto per far crescere la cultura per l’artigianato. Ha sempre lavorato e lottato per tenere aperta l’attività di famiglia. Alle spalle c’era una storia antica, quella di mio nonno, quella di mio bisnonno e prima ancora. Tutto è cominciato nel Settecento. Io e mio fratello continueremo l’attività nei due negozi».

Emanuele che sostituirà il padre Mario come amministratore nell’azienda Bevilacqua ricorda: «L’amore per la sua città era incondizionato, la viveva in pieno come anche la barena che considerava come la sua casa». I funerali di Mario Bevilacqua sono stati celebrati oggi alle 11 nella chiesa di San Zaccaria dall’amministratore parrocchiale e amico di famiglia monsignor Carlo Seno, che ne ha ricordato l'impegno e la passione.

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