Ticket di accesso in crescita, il Comune di Venezia incassa oltre 3 milioni

Dal 18 aprile al 2025, il Comune di Venezia ha registrato 494.117 voucher emessi per il contributo d’accesso, con un incasso superiore a 3,5 milioni di euro

Eugenio Pendolini
Venezia 2025: quasi mezzo milione di voucher emessi per il contributo d’accesso, incassi oltre 3,5 milioni
Venezia 2025: quasi mezzo milione di voucher emessi per il contributo d’accesso, incassi oltre 3,5 milioni

Quasi mezzo milione di voucher staccati da metà aprile. Già 3, 5 milioni di incasso, quasi il doppio rispetto alle 29 giornate di sperimentazione nel suo primo anno di validità. Quando ormai è stata superata la prima metà dei giorni previsti, il primo bilancio del contributo d’accesso nella sua versione 2025 (quindi con la differenziazione dei prezzi in base ai giorni di anticipo sulla prenotazione) fa segnare numeri in crescita per il Comune di Venezia.

Nella sola giornata di ieri, i pagamenti sono stati 12. 834 (va ricordato che la manifestazione sportiva della Vogalonga non prevedeva la necessità di ticket).

I ticket emessi 

Allargando il raggio, però, emerge che dal 18 aprile il contatore del Comune ha registrato fino ad adesso 494. 117 voucher emessi, di cui 273. 358 a 5 euro e 220. 579 a 10 euro, per un totale incassato che supera i 3, 5 milioni di euro.

La giornata con il più alto numero di Qr code emessi è stato il 2 maggio, con quota 24. 951, mentre la giornata con meno afflusso il 23 maggio, fermatosi a quota 9. 509. In relazione alle categorie degli esenti, la maggioranza è sempre di chi soggiorna in struttura ricettiva all’interno del Comune di Venezia, che variano tra i 30 e i 45 mila.

Stabilizzati i numeri dei lavoratori, dipendenti o autonomi, a quota 4. 500, mentre i proprietari di immobili non residenti, esenti perché pagano l’Imu, sono circa 3. 300, cui si aggiungono altri 1. 100 locatari.

A quota 14. 655 le verifiche effettuate sui Qr-code da parte del personale dedicato. Tutte le operazioni sono state coordinate sul campo da una task force congiunta Comune di Venezia e Vela supportata da 90 steward a cui si aggiungono i verificatori e gli agenti di Polizia locale. La linea soft decisa l’anno scorso resta, in sostanza, la stessa.

L’approccio, fa sapere il Comune, è prima di tutto formativo, per far conoscere i meccanismi del contributo. Certo in questo periodo non sono mancati coloro che, invece, speravano di farla franca, nei confronti dei quali le verifiche sono state puntuali.

I verbali 

I verbali registrati fino a questo momento, infatti, sono circa una trentina al giorno e si suddividono tra quelli di contestazione (che poi possono portare alla emissione di una sanzione amministrativa perché devono sempre essere verificati – importo di 50 euro più 10 euro di contributo) e quelli di assunzione informazioni (attività che verrà fatta in un successivo momento per verificare se si tratta di violazione o se le quanto registrato corrisponde ad una situazione regolare).

Dal prossimo fine settimana, inizia la seconda parte dei giorni di validità del contributo in questo 2025. L’obbligo di prenotazione, infatti, proseguirà per i prossimi 7 weekend tra giugno (13, 14, 15 e 20, 21, 22 e 27, 28, 29) e luglio (4, 5, 6 e 11, 12, 13 e 18, 19, 20 e 25, 26, 27). Per il 2026, poi, non è escluso, infatti, che il costo per visitare Venezia sia differenziato non solo sulla base del momento della prenotazione, come è ora, ma anche sul numero di accessi già registrati per quella stessa giornata, cercando insomma di disincentivare l’arrivo dei turisti in quei momenti in cui il centro storico fosse già sovraffollato.

Nel frattempo, il weekend ha fatto registrare giornate di passione per il servizio pubblico, alle prese con il ridimensionamento delle linee 1 e 2 a causa degli oltre cento congedi straordinari fatti registrare dai dipendenti per via della tornata referendaria ai seggi, in concomitanza con l’inizio della stagione estiva, della fine delle scuole e della Vogalonga.

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