Una vita per la laguna Archeoclub compie 30 anni

LAZZARETTO NUOVO. Una vita per il museo della laguna. Girolamo Fazzini, 70 anni portati benissimo, da almeno 30 è impegnato al recupero delle due isole, il Lazzaretto Nuovo e il Lazzaretto Vecchio. «Le uniche realtà che hanno un progetto alternativo agli alberghi e al turismo», dice la figlia Giorgia, che da qualche anno dà una mano a portare avanti i lavori. Domenica 10 giugno l’Archeoclub, associazione di volontari fondata nel 1988 da Fazzini, compirà trent’anni. Una grande festa nell’isola, con l’inaugurazione di un nuovo spazio dedicato alla cantieristica e ai barcari del Sile e della laguna, nel Tezon Grando. Acquerelli sulla laguna di Luigi Divari, premi ai soci benemeriti. Un compleanno che coincide con il 550esimo dell’isola, trasformata in Lazzaretto dalla Serenissima nel 1468, primo esempio di sanità «preventiva» al mondo. Nei muri del Tezon le scritte dei commercianti in quarantena e sospetti di peste. Letteratura raccolta in volume proprio dai Fazzini. Ex insegnante di liceo, Girolamo ha dedicato mezza vita a un progetto che sembra sempre sul punto di essere realizzato: il grande museo della laguna. Il Tezon Grando, e anche gli spazi del Lazzaretto vecchio. Non è affatto un’isola abbandonata, e dal 2014 il Polo Museale veneziano ne ha affidato la gestione all’Archeoclub. L’obiettivo, quello di realizzare l’idea di Luigi Fozzati. E di esporre i tanti reperti ritrovati e non ancora esposti. Intanto l’isola è visitabile e aperta dai volontari per visite guidate. 500 persone nell’ultima domenica sono sbarcate al Lazzaretto vecchio, a due passi dal Lido. Cinque milioni sono stati stanziati dal ministero per i restauri urgenti e per portare avanti gli allestimenti. La parte occidentale, con i capannoni ottocenteschi, potrebbe essere utilizzata dalla Biennale, come già successo durante la Mostra del Cinema del 2017.
Il resto è pronto per diventare un polo museale lagunare. Scritte iscrizioni, la casa del priore, un chiostro ormai quasi distrutto. Spazi che raccontano la storia della laguna e della Serenissima. «Abbiamo dedicato il nostro tempo a questo», dice Fazzini, «e siamo contenti dei risultati. Adesso aspettiamo che il progetto del museo decolli. Le idee ci sono, i primi soldi anche. Ci vuole la volontà politica». L’obiettivo è quello di creare il nuovo museo entro il prossimo anno. Con collegamenti fra i due Lazzaretti. E finalmente un luogo recuperato e aperto ai cittadini e alla cultura, occasione di lavoro per i giovani laureati.
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