Ultima chiamata per la rottamazione bis 3.230 vanno alla cassa

MESTRE. L’ultima chiamata è domani, venerdì 7 dicembre. Conto alla rovescia per 3.230 contribuenti veneziani e circa 20 mila veneti che hanno l’opportunità di pagare le rate scadute della rottamazione-bis delle cartelle e non perdere i benefici di legge. La normativa di riferimento è il decreto legge 119/2018, approvato in Senato e ora all’esame della Camera: chi non è riuscito a pagare, in tutto o in parte, una o più rate della precedente definizione agevolata prevista dal DL n. 148/2017 - in scadenza a luglio, settembre e ottobre - può regolarizzare la propria situazione effettuando i pagamenti entro il 7 dicembre e passare poi a beneficiare della “rottamazione-ter”. Chi non lo fa rischia grosso: veder scattare pignoramenti e protesti.
La partita in Veneto vale ben 162 milioni che devono entrare nelle casse dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (questo il nuovo nome dell’ex Equitalia, tanto odiata dai cittadini). La definizione agevolata delle cartelle consente di pagare solo l’importo dellesomme dovute senza sanzioni o interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Alla cassa sono chiamati 3.230 contribuenti veneziani, 20 mila in tutta la regione.
A livello nazionale sono pervenute più di 950 mila domande di adesione da circa 840 mila contribuenti. Interessati alla nuova opportunità di pagare le rate scadute più di 400 mila domande di adesione, corrispondenti a 345 mila contribuenti. Il Veneto è sesto nella classifica regionale, preceduto dall’Emilia Romagna (20.611) e seguito dalla Calabria (18.369). A livello provinciale in testa è Padova con 3.950 contribuenti, seguita da Vicenza (3.820), Treviso (3.755), Verona (3.740), Venezia (3.230), Rovigo (982) e infine Belluno con 619 persone interessate.
Agenzia delle Entrate-Riscossione ricorda che la definizione agevolata riguarda le pratiche affidate all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Chi paga entro domani si mette nelle condizioni, seppur da ritardatario, di evitare procedure di riscossione coattive (pignoramenti, fermi e ipoteche) e pagare in 5 anni, anziché entro febbraio 2019, le ultime due rate delle cartelle precedentemente rottamate. Anche in questa chiamata al pagamento, si possono utilizzare i bollettivi Rav (quelli delle scadenze di luglio, settembre e ottobre). Ma si può pagare anche presso la banca, gli sportelli bancomat abilitati, l’home banking, gli uffici postali, le tabaccherie convenzionate e sul portale dell’agenzia oltre che presso gli sportelli come quello di via Torino a Mestre. —
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