Salzano, addio a Giammarco Valerio: folla per il 18enne morto in moto
Oltre 400 persone hanno partecipato ai funerali di Giammarco Valerio, il giovane centauro di 18 anni deceduto dopo un incidente a Mirano. Commovente omaggio dei coetanei con il rombo delle moto

Oltre 400 persone hanno dato l’addio ieri pomeriggio nella chiesa di Salzano a Giammarco Valerio il giovane di 18 anni morto a causa di un incidente stradale lo scorso 16 luglio.
Tantissimi i giovani che dopo la messa lo hanno salutato per l’ultima volta con il rombo dei motori delle loro motociclette. Il 18enne a Mirano con la sua moto on via Cavin di Sala è finito sulla fiancata di un’auto che svoltando ha gli ha tagliato la strada.
Per le ferite è morto. all'ospedale di Mestre. In questi giorni due interi paesi si sono stretti intorno alla famiglia Valerio: Santa Maria di Sala dove il giovane viveva da 3- 4 anni nella casa del papà e Salzano dove aveva vissuto con la mamma. Vicinanza alla famiglia l’ha espressa il parroco don Giulio Zanotto. In chiesa c’erano i sindaci di Salzano, Mirano e Santa Maria di Sala.
“Con Giammarco ha detto Manuela Bernardi ex dirigente scolastica di Salzano - ci eravamo persi di vista. Il primo pensiero va a Giammarco, per l’interruzione del suo progetto di vita. Poi ai suoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, per i fratelli e i parenti. Poi per tutti noi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità. Nel tuo ultimo viaggio, ti accompagni l’abbraccio dei tuoi ex insegnanti, dei tuoi compagni di scuola, e tutta la comunità scolastica di Salzano, che hanno avuto un privilegio di condividere con te un frammento della tua breve vita”.
Commosso anche il ricordo dei colleghi dell’azienda “La tecnica” dove lavorava “Caro Giammarco – ha detto una collega ti abbiamo visto entrare da piccolo con la scuola, poi il diploma e poi sei uscito con stimolo di squadra. È una perdita molto sofferta per tutti noi. Si dice spesso che non ci sono più i ragazzi di una volta. Giammarco era l’esempio che ciò non era vero” I giovani colleghi hanno letto poi il brano “La morte non è niente" di Sant'Agostino. Lascia il papà Giuseppe, la mamma Pamela, il fratello Sabino, le sorelle Vittoria e Nausica, la nonna Giulia la zia Erika, i cugini e i tantissimi amici.
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