Disposte autopsia e perizia sul corpo di Giammarco, morto in moto. Il papà: «Con lui se n’è andata parte di me»
Il dolore del papà del 18enne vittima di un incidente in via Cavin di Sala. Lascia anche la mamma e due fratellini

Sarà disposta un’autopsia e potrebbe essere assegnato un incarico per le perizie tecniche necessarie a determinare la dinamica del sinistro in cui mercoledì, in via Cavin di Sala, Giammarco Valerio ha perso le vita a soli 18 anni. L’ha deciso ieri la pm Daniela Moroni.
Intanto ci sono due comunità in lutto per la morte di Giammarco. Santa Maria di Sala, dove da tre anni e mezzo il giovane viveva in via Noalese con il papà, e Salzano dove aveva vissuto con la mamma e i fratelli e dove il ricordo è ancora vivissimo in paese, soprattutto in parrocchia dove il giovane aveva fatto per qualche anno l’animatore ai Grest, i gruppi di raduno giovanili estivi organizzati dalla parrocchia.
Il papà Giuseppe, guardia giurata, è comprensibilmente distrutto. «Giammarco era un ragazzo solare e pieno di vita, aveva in sé la voglia e la speranza di guardare al futuro» racconta.
Aveva frequentato le scuole professionali dai padri giuseppini a Mirano. E sempre a Mirano da due anni aveva trovato lavoro nell’azienda metalmeccanica “La Tecnica” dove era apprezzatissimo per le sue doti umane e professionali.
Aveva una grande passione per le motociclette. Un’altra grande passione era quella per il calcio. Aveva giovato con buoni risultati nella squadra dello Stigliano.
«Con Giammarco se ne è andata una parte di me» sussurra papà Giuseppe «Fino all’ultimo ho sperato che potesse farcela, ma alla fine le ferite e i traumi erano troppo gravi».
Giammarco aveva tantissimi amici che appena hanno saputo della sua morte si sono precipitati nella casa di via Noalese, mercoledì sera, per stare vicino al papà, colpito come la mamma Pamela e i fratellini da un lutto immenso.
Giammarco aveva preso la patente da poco, da 20 giorni e prima della Ducati aveva guidato moto di cilindrata più piccola.
«Quel giovane lo conoscevamo» raccontano le due titolari della caffetteria in località Tre Ponti «Conosciamo anche il papà. Quando abbiamo saputo cosa è successo non volevamo proprio crederci. Siamo vicini alla famiglia».
«Abbiamo incontrato con la giunta il papà di Giammarco» spiega il sindaco di Santa Maria di Sala, Alessandro Arpi «Abbiamo espresso tutta la nostra vicinanza per una tragedia immensa. Se il papà avrà bisogno del Comune noi siamo qui pronti a fare quello che sarà possibile».
Un aiuto cerca di darlo concretamente anche una vicina di casa. «Il papà di Giammarco sta affrontando una situazione davvero complicata ed inimmaginabile» dice «In questi giorni gli darò una mano nelle necessità pratiche che comporta affrontare una tragedia del genere».
Anche i colleghi di lavoro faticano a capacitarsi di quanto successo e saranno ai funerali quando saranno fissati. Giammarco Valerio lascia il papà Giuseppe, la mamma Pamela e i fratellini Sabina e Vittorio.
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