Servono 250 milioni per recuperare l'Arsenale

VENEZIA. "Arsenale di Venezia: una nuova opportunità per produrre città" è il tema dell'incontro che si svolgerà martedì 2 dicembre dalle 14.30 alle 18.30 alla Tesa 105 dell'Arsenale. L'annuncio è stato dato questa mattina dal sub-commissario prefettizio, Michele Scognamiglio, dalla responsabile del progetto Arsenale, Marina Dragotto, e da alcuni dirigenti comunali.
"L'appuntamento del 2 dicembre", ha sottolineato Scognamiglio, "procede sulla strada della concertazione, come previsto dalla convenzione comunitaria “Faro”, in cui i portatori di interesse, quali le istituzioni pubbliche, privati e associazioni, intervengono con proprie proposte al percorso di rigenerazione dell’Arsenale. Spero inoltre che in tempi rapidi si arrivi all'adozione di un documento in cui si definiscano anche i sistemi di finanziamento per il completo recupero dei fabbricati assegnati al Comune di Venezia".
Sono molti quelli che hanno già confermato la propria presenza all'incontro del 2 dicembre perché come noto il destino dell'Arsenale è di grande interesse per tutta la cittadinanza e per le categorie economiche. Abbiamo fatto tesoro dei vent'anni di studio e proposte per il recupero del sito storico.
Nel rispondere alle domande dei giornalisti è stata precisato da Scognamiglio che servono almeno 250milioni di euro per il completo recupero di tutti gli edifici, non dati in concessione, che si trovano nell'area nord e sud dell'Arsenale; che questa cifra dovrà essere sostenuta da fondi pubblici e privati e che almeno il 20% dell'importo complessivo dovrà provenire da disponibilità pubbliche recuperate attraverso finanziamenti europei, ministeriali e incentivi che si attivano su progetti di questo tipo.
"Un'area", secondo Scognamiglio, "in cui saranno escluse attività turistiche, per inserire attività che portino lavoro e sviluppo, rispettose della valenza storica del sito dove introdurre nuove funzioni compatibili con il resto del complesso".
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