Scontro sul simbolo tra la Lega e Gibin

SAN MICHELE.
Il ruggito del leone si è levato sulla battigia quale monito per eventuali intrusi nel proprio territorio, ed è pronto a scacciarli. «La Lega Nord siamo noi - tuona il segretario provinciale Emanuele Prataviera (nella foto) - tutto il resto è solo un misero ripiego nel tentativo di deviare l'attenzione dei cittadini per rosicchiare qualche voto dal nostro elettorato cui ci siamo presentati soli, con il nostro simbolo, per sottoporci al loro giudizio». Chiaro il riferimento a Loris Gibin, che ha inserito a fianco del simbolo del Pdl quello della Lega di San Michele e questo ha fatto andare su tutte le furie il segretario provinciale che lancia un pesante j'accuse. «Lui non è un militante della Lega Nord - precisa il segretario provinciale del Carroccio - ma un semplice sostenitore che si tessera via posta in segreteria federale a Milano, anziché farlo nella sezione o nella segreteria provinciale come fa ogni leghista che si reputa tale. Sarà mia preoccupazione - ammonisce Prataviera - fare in modo che la sua tessera venga annullata, visto che non tiene nella dovuta considerazione i valori fondamentali del nostro movimento. Per la Lega Nord quel signore è un semplice cittadino che ha votato e forse voterà ancora per il nostro partito, ma non è un membro con titolarità di parola al nostro interno». E conclude: «Il fatto poi che la commissione elettorale abbia cassato il suo simbolo la dice già lunga sulla rappresentatività di quel logo. Inoltre - prosegue Prataviera - è quanto meno curioso che Loris Gibin abbia sostenuto che la Lega Nord avrebbe dovuto correre da sola a San Michele, tuonando contro Matteo Ziroldo, oggi candidato sindaco, per poi andare in altre liste. Voglio ricordare che i leghisti, quelli veri, sono sotto il simbolo della Lega Nord, che è un marchio inconfondibile che non lascia dubbi o incertezze». (g.p.d.g.)
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