Scontro frontale all’alba muoiono due pescatori

Antonio Ferro, 50 anni, e Michele Costantini (62) stavano andando al mercato di Venezia. Fatale lo schianto contro la Bmw di uno jesolano
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Andavano a lavorare, come quasi ogni notte al mercato di ittico di Venezia per acquistare il pesce fresco. All'uscita dall'abitato del lido di Jesolo, in località Ca' Nani, hanno trovato la morte insieme Michele Costantini, 62 anni, di Ca' Savio, e Antonio Ferro, 50 anni, di Cavallino, il primo titolare di una pescheria sul Pordelio a Ca' Savio, il secondo di un banco del pesce al mercato ambulante.

Erano a bordo di un furgone Fiat Scudo guidato da Costantini quando poco prima delle 4 del mattino, lungo via Adriatico in località Ca' Nani, si sono scontrati frontalmente con una Bmw serie 3 station wagon guidata da A.D.A., agente immobiliare di 41 anni di Jesolo che proveniva dalla direzione opposta.

Lo scontro tra i due mezzi è stato tremendo. I due amici e colleghi sono rimasti incastrati nell'abitacolo del furgone con lesioni gravissime, soprattutto agli arti inferiori, che non riuscivano a muovere. Erano intrappolati in quel groviglio informe di lamiere senza potersi liberare, ma sono rimasti coscienti e in questo stato li hanno trovati anche i soccorritori del Suem.

L'allarme è infatti scattato subito grazie all’allerta di alcuni automobilisti in transito. Sul posto sono arrivate due autoambulanze dell'ospedale di Jesolo, i carabinieri della stazione di Jesolo Paese e i vigili del fuoco jesolani. Questi ultimi hanno dovuto azionare cesoie e divaricatore idraulico per estrarre i due uomini ancora vivi dal furgone.

Un'operazione estremamente complessa, visto che i due erano immobilizzati e soffrivano per le ferite riportate. Presentavano lesioni molto gravi in varie parti del corpo e alle gambe in particolare, rimaste schiacciate tra le lamiere contorte del veicolo.

Una volta estratti, i sanitari del 118 di Jesolo hanno cercato di rianimarli sul posto. Una missione disperata: Ferro è poi stato trasferito a San Donà, mentre Costantini a Jesolo. Nonostante il prodigarsi dei sanitari Ferro e Costantini sono morti circa un'ora dopo i soccorsi e il ricovero urgente nei due nosocomi del Veneto orientale.

L’agente immobiliare alla guida della Bmw è stato ricoverato invece a San Donà. Stando ai primi accertamenti medici non sarebbe in gravi condizioni.

I primi automobilisti in corsa dopo la notte a Jesolo si sono fermati per assistere ai soccorsi, attirati dalla sirene alle prime luci dell'alba. È stato subito chiaro a tutti che quell'incidente era gravissimo.

Sul posto, i carabinieri di Jesolo hanno effettuato i primi rilevamenti per ricostruire la dinamica del tragico incidente stradale costato la vita ai due amici di Cavallino Treporti.

Non è certo chi abbia invaso la carreggiata in questo rettilineo in località Ca' Nani, poco lontano dal supermercato Bennet, dove purtroppo si sono verificati molti altri tragici incidenti gravissimi.

Le auto in genere tendono a correre ad una certa velocità, soprattutto quando la strada, larga e diritta, è sgombra come quasi certamente lo era ieri mattina. Forse un colpo di sonno oppure un malore che ha colto uno dei guidatori. I carabinieri stanno esaminando la dinamica e hanno disposto anche l'esame dei liquidi biologici per accertare l' eventuale presenza di alcol nel sangue. Le salme sono già a disposizione dei familiari che adesso potranno fissare la data dei funerali la prossima settimana (forse mercoledì).

I due uomini erano molto conosciuti sul litorale di Cavallino Treporti. Due persone generose, lavoratori in un settore che ha una lunga tradizione di sacrificio e impegno e che negli anni ha dovuto affrontare la crisi.

La città è ora sconvolta per la loro tragica scomparsa.

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