San Donà, violenze in casa di riposo: nominata una commissione della Regione
Composta da quattro professionisti, è già operativa: passerà al setaccio tutti gli atti amministrativi della struttura

Una commissione regionale per cercare di fare chiarezza, da un punto di vista amministrativo, su quanto accaduto alla casa di riposo Monumento ai Caduti, dove un’inchiesta dei carabinieri, coordinata dalla procura di Venezia, ha portato alla luce una serie di maltrattamenti e violenze, anche sessuali, per i quali sono indagati a vario titolo nove operatori di cui cinque arrestati: tre sono finiti in carcere (Fabio Danieli e la compagna Maria Grazia Badalamenti, e Davide Barresi) e due invece ai domiciliari (Anna Pollazzon e Margie Rosiglioni).
La commissione è stata costituita, su impulso dell’assessore regionale ai Servizi sociali Manuela Lanzarin, da Pierangelo Spano, direttore dei Servizi sociali del Veneto. I membri della commissione sono Giuseppe Gagni, direttore dell’Unità operativa non autosufficienza della direzione Servizi sociali del Veneto; Massimo Zuin, direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Usl 3; Maria Grazia Cengia, a capo della direzione professioni sanitarie dell’Usl 9 Scaligera.
Come supporto tecnico alla commissione è stata individuata Patrizia Bellon, dipendente di Azienda Zero, che opera nell’Unità operativa Rischio clinico.
La nomina e i compiti
La nomina risale al 4 aprile ed è stata pubblicata nell’ultimo Bur. Se qualcuno volesse contestare le nomine, ha sessanta giorni di tempo per presentarsi al Tar. In questi giorni i membri della commissione si sono già trovati una prima volta per cominciare a prendere in considerazione la documentazione, e una seconda riunione è prevista a breve.
I membri della commissione avranno la possibilità anche, se lo vorranno, di sentire alcune persone. Anche se, almeno per il momento, non sarebbe stata avanzata alcuna richiesta in tal senso. Formalmente si tratta di una «commissione regionale per le verifiche amministrative» che dovrà controllare la correttezza degli atti della casa di riposo per ciò che riguarda incarichi, turni di lavoro, assegnazione di compiti e ruoli al personale.
Nel mirino della commissione quindi - il cui lavoro si affianca a quello della procura, ma con compiti ben diversi - c’è la gestione amministrativa di una casa di riposo al centro delle polemiche da tempo, e nella quale i famigliari degli ospiti avevano segnalato da tempo i disservizi.
La casa di riposo Monumento ai Caduti di San Donà è gestita da Isvo srl, società composta per il 48% dalla vecchia Ipab e per il 52% dalla Cooperativa socio culturale che è la società che esercita l’attività di direzione e coordinamento.
La relazione dovrà essere completata entro la fine di maggio quindi avrà poco meno di due mesi per tirare le fila. I famigliari degli ospiti sono da settimane sul piede di guerra perché, oltre a denunciare il fatto che già da tempo avevano segnalato disservizi, sono convinti che, pur consapevoli che le responsabilità penali di quel che è successo siano strettamente personali, vada fatta chiarezza anche sulla gestione complessiva della struttura, i cui responsabili si sarebbero accorti troppo tardi di tutto quello che stava succedendo.
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