Prostituta pestata a sangue Individuato l’aggressore
GAZZERA. Sarebbe stato un cliente italiano, quarantenne, a picchiare e ad abbandonare, giovedì notte, una giovane prostituta albanese sull’argine di un canale di scolo in via Gazzera Bassa, sotto la tangenziale, in una zona solitamente frequentata dalle prostitute con i loro clienti, e da tossicodipendenti.
I poliziotti della Squadra mobile sarebbero arrivati al quarantenne grazie all’identificazione dell’auto, possibile con alcuni numeri della targa che la ragazza, prima di essere abbandonata, aveva memorizzato. Non si tratterebbe quindi, come era stato invece ipotizzato in un primo momento, soprattutto per la violenza del pestaggio, di un regolamento di conto per il controllo del territorio della prostituzione, soprattutto lungo la statale Terraglio, la strada del sesso, una con il più alto tasso di redditività dove le ragazze che si vendono - controllate da organizzazioni criminali - possono arrivare a fruttare anche 700 euro al giorno. Venerdì mattina la ragazza, una prostituta albanese di 24 anni, era stata trovata nuda e con il volto rovinato dalle botte, tremante e con le braccia conserte.
Dopo l’allarme lanciato da alcuni passanti - la stradina è usata da chi con la bici si sposta tra la Cipressina e la Gazzera - la ragazza era stata ricoverata all’ospedale dell’Angelo di Mestre: ferita, fortemente provata, ma fortunatamente non in grave condizioni. È stata lei, dopo essersi ripresa, a fornire i numeri che hanno permesso agli agenti della Squadra mobile di mettersi sulle tracce del quarantenne, la cui versione dei fatti è ora al vaglio degli investigatori.
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