Poveglia, nessuno rilancia all’asta bis

Nessun vincitore e nessun vinto, almeno fino a ora. L’apertura delle buste ieri ha confermato, come anticipato dalla Nuova, che l’anonimo concorrente era il presidente di Umana Luigi Brugnaro che ieri si è aggiudicato l'asta on line per acquistare Poveglia. Ma l'ultima parola spetterà alla Commissione di Conguità del demanio che dovrà verificare se la somma proposta, 513 mila euro, corrisponda all'effettivo valore dell'isola.
La cifra raccolta fino all'ultimo minuto dall'Associazione Poveglia non è bastata a raggiungere la base dell'asta di 513 mila euro, nonostante abbiano partecipato alla colletta quasi 4000 cittadini. Il rilancio tanto atteso a colpi di mille euro è andato quindi in bianco, senza che l'imprenditore veneziano aumentasse la proposta.
Il Comune ha fatto sapere che se l'asta verrà aggiudicata a Brugnaro eserciterà il diritto di prelazione. Se invece verrà annullata perché la somma non è ritenuta sufficiente, allora proverà la strada del fiscalismo demaniale. Insomma, le carte sono state scoperte, ma i giocatori stanno ancora studiando la prossima mossa, inclusa l'Associazione Poveglia che sta aspettando dei segnali per capire che ruolo potrà svolgere nei prossimi mesi.
Asta. La sfida tra Associazione Poveglia e Brugnaro si è giocata sulla possibilità di rilanciare la somma proposta lo scorso 7 maggio. La prima manche si era conclusa con un 513 mila a 160 mila euro. Ieri i riflettori erano puntati su come si sarebbe svolto il secondo incontro. Fino a ieri non era infatti sicuro che il concorrente in gara fosse Luigi Brugnaro, nonostante molti indizi lo dessero per candidato sicur.
L’associazione. Ieri mattina il direttivo dell'Associazione Poveglia si incontra in quello che è diventato il quartier generale degli iscritti, il Bar Palanca della Giudecca, il locale di Andrea Barina, uno dei soci della prima ora che il 3 aprile scorso lanciò l'idea di acquistare l'isola per non darla in mano ai privati. L'appuntamento è alle 11 sul sito del demanio. La sera prima una quarantina di soci si è incontrata per fare il punto, riconoscendo di non raggiungere la base d'asta. La strategia migliore è quella di rimanere fermi e di sperare che il concorrente non rilanci in modo che la somma rimasta sia così esigua da annullare l'asta. L'ipotesi peggiore è invece che Brugnaro voglia l'isola a tutti i costi e pur di averla sia disposto a proporre qualche milione di euro, cosa che non succede. Dalle 11 alle 12, tempo minimo per rilanciare, gli occhi sono puntati sul monitor fino a quando appare la scritta che dichiara la fine della vendita. La stanchezza accumulata dal direttivo dell'Associazione Poveglia nel corso di un mese di intenso lavoro, trova sfogo in un'acclamazione di gioia generale. L'ipotesi della vendita dell'isola sembra scongiurata. In quell'istante il demanio rende pubblico il nome del concorrente come "amministratore delegato di Umana Spa”.
Brugnaro. Il volto di chi nei giorni scorsi per legge non poteva essere reso noto ora ha un nome. Luigi Brugnaro. La somma dell'imprenditore viene confermata come migliore proposta. Non appena la notizia si diffonde lo staff del Patron dell'Umana convoca i giornalisti a una conferenza stampa all'Urban Space di Marghera, per spiegare le sue motivazioni e intenzioni. Brugnaro dichiara di non voler costruire alberghi e di essere disposto a incontrare l'Associazione Poveglia per vedere i progetti elaborati dai gruppi studio, ma anche le idee di altre associazioni che hanno altre proposte. Durante l'incontro attaccherà duramente i giornalisti, colpevoli di aver giudicato negativo il possibile ingresso di un privato e di non aver capito quanti soldi ci vogliono se si vuole restaurare Poveglia.
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