Plateatico abusivo ma resta al suo posto. Chiusura in arrivo

Un ristorante a Cannaregio si vede bocciare la richiesta. «Ma l’hanno fatto lo stesso. Non ci era mai successo»
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.10.2019.- Ristorante Al Teatro Italia (ex Marinello). Cannaregio 1902.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 07.10.2019.- Ristorante Al Teatro Italia (ex Marinello). Cannaregio 1902.

VENEZIA. La domanda di autorizzazione è stata bocciata. «Diniegata», come si dice in gergo burocratico. Ma il plateatico l’hanno messo lo stesso. Adesso, dopo la segnalazione della commissione e i due verbali con multa notificati dai vigili urbani, per il ristorante che ha aperto al posto del negozio di scarpe «Marinello», a fianco del cinema Italia a Cannaregio, potrebbe arrivare la sospensione dell’attività.

«Stiamo valutando gli estremi», dicono in assessorato al Commercio, «una cosa del genere non era mai successa». Un caso limite. Che testimonia di come l’occupazione del suolo pubblico con sedie e tavolini abbia raggiunto livelli di emergenza. E sia evidentemente remunerativa. Di solito lo scandalo è dato dall’allargamento delle superfici autorizzate. Adesso invece si occupa anche quando il Comune ha detto «no».

Di fronte all’invasione, esplosa negli ultimi anni, Ca’ Farsetti ha deciso di bloccare i nuovi plateatici. Ma molti riescono ad averli lo stesso, perché la domanda l’avevano presentata prima. Oppure perché la superficie occupata è prevista nei vecchi pianini, come nel caso di Strada Nuova e di Cannaregio. Oppure totalmente abusivi. In realtà la superficie di città occupata da sedie e tavolini dei Pubblici esercizi è sempre maggiore.

I vertici degli uffici del Commercio insieme al presidente della commissione Paolo Pellegrini stanno adesso avviando un piano di riordino. Prima le bancarelle – in Strada Nuova, San Leonardo, Sant’Angelo e altri campi di passaggio – adesso i plateatici. «Entro la fine del mese», annuncia Pellegrini, «sistemeremo anche la situazione in Riva del Vin. Un luogo centralissimo, dove i ristoranti occupano l’intera fondamenta con i tavolini, dal ponte di Rialto al sotoportego che porta verso San Polo. «Cerchiamo di mettere ordine», dice Pellegrini, «ma non sempre le regole vengono applicate». Nel caso di Riva del Vin è prevista una riduzione delle superfici occupate da tavolini e sedie sotto il muro e dei tendaggi, stufe e accessori invernali.

Nel caso del ristorante all’ex Marinello, invece, si trattando un’occupazione totalmente abusiva. «Nuovi controlli», annunciano gli uffici, «saranno adesso estesi in altre parti della città, anche di scarso passaggio». —

A.V.
 

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