«Occhi foderati di prosciutto». Romor minaccia querela

MESTRE. Lei dice che l’assessore «ha gli occhi foderati di prosciutto». Lui, assessore-avvocato, minaccia querela. Si inasprisce la polemica tra l’amministrazione comunale e le opposizioni sul caso...

MESTRE. Lei dice che l’assessore «ha gli occhi foderati di prosciutto». Lui, assessore-avvocato, minaccia querela. Si inasprisce la polemica tra l’amministrazione comunale e le opposizioni sul caso degli asili nido. Lei è la consigliera del Movimento Cinquestelle Elena La Rocca, che da tempo si occupa della situazione delle scuole. Lui l’assessore al Personale Paolo Romor. «Una delle scelte più incomprensibili», scrive La Rocca, «riguarda i continui spostamenti di personale (insegnanti ed educatrici) da una scuola all’altra. Lo scorso anno scolastico sono stati registrati più di 1300 spostamenti, cioè ogni mese per circa 130 volte una delle educatrici/insegnanti è stata avvisata all’ultimo di doversi recare in un’altra scuola». «In tutto questo», continua, «vedo un’assoluta incapacità di comprendere la delicatezza e valore del prendersi cura ed educare bambini così piccoli e una incapacità o mancanza di volontà di fare una seria pianificazione». L’assessore non ci sta. E replica fornendo le cifre del servizio che è stato «migliorato».

Ma in commissione i toni trascendono. «Non ha risposto alla mia interrogazione, ha parlato solo di me», si infiamma La Rocca. Poi la frase «Occhi foderati di prosciutto». E l’annuncio dell’azione legale. Una strada impervia per frasi pronunciate in aula di Consiglio riferite alla polemica politica. Non vi sono precedenti di condanna di consiglieri per aver criticato, anche con toni pesanti, la politica dell’amministrazione. E «occhi foderati di prosciutto» è evidentemente una metafora. (a.v.)

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