Nuova caserma carabinieri al Tronchetto

VENEZIA. L’affare Tronchetto tra il Comune e la V3 - la società privata proprietaria di parte delle aree dell’Isola Nuova - va in porto e in cambio di oltre 16 milioni e mezzo per la realizzazione di opere di urbanizzazione, la società avrà il via libera per realizzare uffici, ma forse anche una struttura alberghiera.
Se n’è discusso ieri nella Commissione consiliare dedicata ai capitoli del Patrimonio e della Casa che fanno parte del nuovo bilancio di previsione 2017 e a dare chiarimenti è stato l’assessore Renato Boraso, incalzato anche dalle richieste di approfondimento del consigliere comunale del Pd Nicola Pellicani. In particolare Boraso ha smentito l’indiscrezione circolata che il Comune non avrebbe più intenzione di costruire al Tronchetto la nuova caserma dei carabinieri, con parte dei fondi ricevuti dalla V3. Ma l’accordo risale ancora all’Amministrazione precedente, con la gestione commissariale di Vittorio Zappalorto.
Modificando quello precedente con le relative varianti che risale a quasi cinque anni fa, l’intesa non prevede pagamenti da parte di Ca' Farsetti, ma la consegna di una zona del Tronchetto che comprende una parte a sud dell'autorimessa più un'area che il Comune si è fatto restituire da Actv in quanto non più necessaria al cantiere. Dopo l'acquisizione degli ex De Poli di Pellestrina, infatti, il progetto per il Tronchetto è stato fortemente ridimensionato.
In cambio di questo terreno, dove la V3 potrà realizzare edifici a destinazione direzionale (uffici) - ma non solo - il Comune pagherà arretrati per opere già realizzate e potrà costruire la nuova stazione dei carabinieri, che sorgerà sulla piazzetta dove oggi insistono le bancarelle degli ambulanti. Queste ultime, poi, saranno spostate vicino alla stazione del people mover assieme al posteggio per gli autobus turistici. Per consentire questo spostamento, il mercato ortofrutticolo sarà spostato di qualche decina di metri verso la riva e il ponte nuovo.
Il ponte vecchio, in disuso da anni, non era mai stato abbattuto perché il Comune aveva ritenuto più urgente investire su altre opere. In base all'accordo, il rudere sarà smantellato definitivamente, dando anche un po' di pulizia visiva al prospetto dell'isola nuova.
Al privato sarà concessa una piccola capacità edificatoria anche in un'area tra gli uffici comunali e il centro di interscambio merci.
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