«Non venderò più le birre con il duce»

JESOLO. Bottiglie con l’effige del duce o di Hitler contestate, il titolare di un piccolo supermercato del lido si prepara a ritirarle dopo le proteste vibrate di alcuni clienti inferociti. In piazza...
JESOLO. Bottiglie con l’effige del duce o di Hitler contestate, il titolare di un piccolo supermercato del lido si prepara a ritirarle dopo le proteste vibrate di alcuni clienti inferociti. In piazza Brescia, Francesco Sartor è gestore di uno dei market storici di Jesolo lido. Come già in passato, ha messo in vendita bottiglie, in questo caso di birra, con l’etichetta che raffigura il duce. Da qualche tempo però i turisti si lamentano e qualcuno litiga. Soprattutto i tedeschi. «Più volte ci sono stati momenti di tensione», ha raccontato, «in particolare con ospiti provenienti dalla Germania, ma non solo. Se andiamo avanti così non le venderò più per evitare i contrasti ripetuti».


Chi ha fatto incetta delle bottiglie in questi giorni è l’artista jesolano Carlo Pecorelli che le utilizzerà per una delle sue prossime opere e installazioni di contestazione pubblica. Intanto, nei giorni scorsi anche Daniele Bison della civica Jesolo è stato al centro delle polemiche perché sul suo profilo Facebook ha ricordato la data di nascita di Benito Mussolini. Sono fioccate proteste e offese, ma anche elogi e amarcord dei vecchi missini jesolani. Alla pizzeria Papillon l’Onorevole prosegue inoltre la raccolta di firme per intitolare una via o una parte dell’ospedale a Benito Mussolini su iniziativa del nostalgico Ennio Capiotto.
(g.ca.)


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