Venezia, deturpati i manifesti elettorali di Manildo e Sambo
A campo San Giacomo i manifesti degli esponenti del Partito Democratico sono stati staccati, affissi a testa e in giù e deturpati. La Segreteria locale del partito: «Episodi di questo tipo non ci intimidiranno e non fermeranno il nostro impegno»

La Segreteria del Partito Democratico Comunale di Venezia «esprime ferma condanna per l'atto intimidatorio che ha colpito i manifesti elettorali del candidato Presidente Giovanni Manildo e della candidata Consigliera Regionale Monica Sambo».
Quello che è accaduto in Campo San Giacomo dell'Orio con «i manifesti staccati, e poi affissi a testa in giù e deturpati, è un gesto che non solo danneggia il dibattito democratico, ma rappresenta un attacco all'intero processo elettorale e al rispetto reciproco tra le forze politiche» sottolinea la segreteria Pd di Venezia.
«Vogliamo esprimere piena solidarietà a Giovanni e Monica e ribadire - affermano - che episodi di questo tipo non ci intimidiranno e non fermeranno il nostro impegno per una campagna elettorale basata sul rispetto e sul confronto civile. Confidiamo nella collaborazione di tutti affinché la campagna elettorale continui in un clima di serenità e correttezza».
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