Crociere fuori dalla laguna, individuato il progetto vincitore per gli approdi a San Nicolò

Individuato il progetto vincitore per gli approdi delle crociere fuori dalla laguna. Dopo quattro anni dal decreto Draghi, il piano per San Nicolò entra nella seconda fase del concorso di idee

Eugenio Pendolini
Navi da crociera ormeggiate a Porto Marghera
Navi da crociera ormeggiate a Porto Marghera

Il progetto per portare le crociere fuori dalla laguna entra nel vivo. Quattro anni dopo il decreto Draghi, il maxi concorso di idee ha individuato un primo (momentaneo) progetto vincitore per la realizzazione degli approdi nella bocca di porto di San Nicolò.

Quando ormai sono passati più di quattro anni dal decreto Draghi che ha spostato le navi a Porto Marghera, e dopo lunghi tira e molla a suon di ricorsi al Tar e di battaglie legali, quello ufficializzato il 5 novembre dall’Autorità Portuale è un passo avanti. Troppo presto per conoscere nel dettaglio il nome del proponente e il contenuto del progetto, assicurano dall’Autorità. Tra quelli esclusi almeno per il momento c’è di sicuro il Venis Cruise presentato dalle società Duferco-Dp Consulting e quello dello studio di progettazione One Works, il cui ricorso al Tar era stato rigettato a settembre scorso.

Dodici proposte

Delle dodici proposte finora presentate e dopo una prima scrematura, il 5 novembre nella piattaforma telematica realizzata appositamente per il concorso di idee è stato pubblicato il codice alfanumerico collegato alla proposta ideativa ammessa a partecipare alla seconda fase. Ora il vincitore dovrà mettere a punto e sviluppare un vero e proprio progetto di fattibilità tecnica ed economica, quindi con la previsione di un conto economico e di tempistiche adeguate, che dovrà essere sottoposto alla commissione giudicatrice entro nove mesi dalla pubblicazione dell’esito. In seguito, la Commissione procederà alla valutazione del progetto di fattibilità tecnico-economica entro il mese di ottobre 2026.

Le tempistiche

Se dovesse ricevere il semaforo verde, si procederà con l’aggiudicazione e, poi, con l’avvio dei lavori. Il primo bando per l’Off-shore, si ricorderà, era stato pubblicato il 29 giugno 2021 con l’obiettivo di rendere l’attività crocieristica in laguna compatibile con il contesto veneziano. Un concorso di idee nel solco di quanto stabilito dal decreto Draghi che, dopo anni di polemiche, nella primavera del 2021 ha espulso le grandi navi dal bacino di San Marco e dal canale della Giudecca, prevedendo i terminal diffusi di Porto Marghera e la stazione sulla sponda Nord del canale Nord - anch’essa provvisoria - in attesa della soluzione del porto off-shore. L’iter era ripartito da capo dopo il ricorso presentato dalle società Duferco-Dp Consulting per ottenere la riapertura del bando e la riammissione del progetto all’interno del bando dopo l’iniziale esclusione.

Dopo aver perso al Consiglio di Stato il braccio di ferro legale, nel maggio del 2024 l’Autorità portuale aveva rettificato il disciplinare di gara e gli allegati del bando, facendo quindi ripartire l’iter di selezione tra mille difficoltà. Ora la svolta, con l’individuazione di una proposta. Per la cui eventuale realizzazione, però, serviranno almeno altri tre anni.

Nel frattempo, le navi continueranno ad attraversare il canale dei Petroli, dirette verso gli approdi di Fusina, di Tiv e Vecon e dal 2028, secondo il cronoprogramma dell’ex commissario straordinario stilato da Fulvio Lino Di Blasio, anche nel nuovo terminal nel canale nord sponda nord. Ridisegnata la geografia degli arrivi delle crociere a Venezia, l’obiettivo del Porto e degli operatori resta quello di aumentare i traffici in entrata e di riportarli ai livelli precedenti al 2021. —

 

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