«Non mi interessa la proprietà Il park ha un valore pubblico»

«I centri di Tessera e Favaro sono intasati non solo dagli Ncc (Noleggio con conducente) ma anche da molti automobilisti che attendono di entrare all’aeroporto per andare a prendere i propri cari, e questo mi pare che sia sotto gli occhi di tutti. Per questo di un parcheggio pubblico c’è bisogno, e non mi interessa entrare in polemiche sterili sulla proprietà del terreno. A prescindere da chi sia il proprietario di quel parcheggio c’è bisogno». Così Renato Boraso, assessore alla Mobilità, sulla questione del parcheggio di Tessera, proprio nei pressi della rotatoria all’ingresso del “Marco Polo”. Un terreno di proprietà della società Park 4.0, presieduta dall’imprenditore jesolano Sergio Pizzolato (che ha il 23% delle quote) e partecipata al 19% anche da Francesco Piccolo, ex consigliere regionale Udc e poi Pdl, politico di lungo corso che oggi non ricopre incarichi istituzionali ma è a capo di Progetto Civico, associazione politica che ha dato vita a svariate omonime liste civiche in tutto il Veneziano, anche alla ultime amministrative, e che a Venezia sostiene la ricandidatura del sindaco uscente Luigi Brugnaro. Oggi in consiglio comunale è atteso il voto di adozione della variante che riconosce quel parcheggio di interesse pubblico. In cambio dell’autorizzazione a realizzarlo la società si impegna a cedere la porzione di terreno che servirà per realizzare la viabilità d’accesso al nuovo stadio. Il motivo per cui, a gennaio del 2019, la proposta presentata da Park 4.0 di allargare il parcheggio - in un terreno adiacente aveva già ricevuto il permesso di costruire per 150 posti auto - era stata bocciata. «Questa soluzione», aggiunge Boraso, «ci permette di realizzare il parcheggio e anche di ottenere il terreno per fare la strada». «Sono parcheggi che danno lavoro, per me ce ne vorrebbero anche altri, la mia famiglia abita a Tessera da quattro generazioni, conosco i problemi di questi quartieri meglio di molti altri, mi conoscono tutti. Nel perimetro dell’aeroporto ci sono migliaia di parcheggi, i bilanci di Save registrano aumenti degli incassi a due cifre, e di altri parcheggi c’è bisogno. Che male c’è se se ne fanno anche altri lungo la Triestina? Danno lavoro a molte famiglie, sono parcheggi attrezzati, con i bagni, con gli alberi». «Nel caso specifico c’è un parcheggio che era già stato autorizzato per 150 posti», aggiunge Boraso, «ora si impegnano a darci un pezzo di strada per l’accesso al futuro stadio». E la presenza di Piccolo di Progetto Civico in società, non è inopportuna? «Non entro in polemiche sterili, non mi interessa di chi è la proprietà di quell’area, mi interessa che sia un progetto con un valore pubblico». Il consigliere Rocco Fiano (Lista Casson) ha chiesto il rinvio del voto, motivandolo con la necessità di capire quale sarà il beneficio pubblico, capire quali saranno le tariffe del park, quanti saranno i posti gratuiti. Aspetti rinviati alla stipula di una convenzione tra giunta e società. «Rinvio? Non ne vedo il motivo», dice Boraso, «votiamo l’adozione e poi chi vorrà presenterà le proprie osservazioni». —
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