Motore vietato dal nuovo codice il governo consente la proroga

A poco più di tre settimane dal primo caso nazionale registrato a Cavallino Treporti di possessore di motore fuoribordo Evinrude 40 E-tec multato per 3.700 euro con sequestro della barca per averla condotta senza patente, il Governo ci ha messo una pezza, congelando fino al 1° gennaio 2019 l’applicazione della parte del nuovo codice nautico che dispone quella che i diportisti del Veneto avevano definito una «assurda disparità». È infatti efficace dal 26 luglio, inserito nel decreto Milleproroghe, il comma 3 dell’articolo 4 che sposta al prossimo anno l’obbligatorietà della patente nautica per i motori sopra i 750 cc prevista nel nuovo codice nautico. Nello stesso entrato in vigore il 13 febbraio scorso, alla parola “carburazione” erano state aggiunte le parole “o iniezione” non rendendo più possibile quella esclusione dei motori due tempi a iniezione, come appunto l’Evinrude 40 E-tec, che superano la cilindrata massima di 750 cc, pur restando al di sotto dei 30 kW.
In sostanza se il decreto Milleproroghe sarà convertito in legge entro 60 giorni, sarà salva la stagione nautica dei 10.000 possessori nazionali, oltre 1.000 solo nella laguna veneta, di questo motore che fino a prima del decreto erano stati obbligati a lasciare in secca la barca per non rischiare multe salatissime e sequestri delle imbarcazioni.
A rendere possibile il risultato, che getta una speranza di modifica del nuovo codice nautico, in primis la denuncia presentata dal gruppo “Diportisti della Laguna Veneta” e dai “Cavanisti di Mira” e segnalata da La Nuova di Venezia e Mestre, oltre all’intervento riparatore della Regione e del Governo che hanno recepito l’indicazione. I diportisti della laguna veneziana avevano infatti segnalato i danni della disparità inviando una lettera a tutti i parlamentari veneti: in particolare i circa 24 milioni di euro di mancato indotto a danno di centinaia di noleggiatori italiani di barche dotati di questo motore proprio per favorire i diportisti occasionali senza patente desiderosi di provare le emozioni dell’esperienza nautica. —
Francesco Macaluso
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