Lega, cresce il dissenso contro Orlando e Cacco
STRA. Il segretario della Lega Nord della Riviera del Brenta Mauro Spinello non arretra di un millimetro e conferma il suo totale dissenso al metodo con il quale si è giunti alle candidature a sindaco per la Lega e il centrodestra di Paola Orlando a Stra e di Stefano Cacco a Camponogara. Candidature «imposte dall’alto dal direttivo provinciale del Carroccio».
Spinello però ci tiene a precisare che come militante con più di 11 anni di adesione al partito, non potranno certamente essere gli organi provinciali della Lega a prendere eventuali provvedimenti disciplinari nei suoi confronti. «Gli unici organi deputati a farlo», spiega, «sono quelli federali a Milano».
Nella Lega nasce anche un giallo, sintomo della spaccatura evidente. Da una parte Andrea Bonzano per la sezione della Lega – Liga veneta di Stra e Fiesso sostiene che «il direttivo di sezione si è attivato e ha avuto più incontri con i militanti e gli iscritti. La maggior parte dei partecipanti a questi incontri ha condiviso il percorso che ha portato il direttivo di sezione, ad eccezione di un componente assente per impegni di lavoro, a deliberare la candidatura a sindaco della nostra iscritta Paola Orlando. Non si può affermare che il direttivo di sezione abbia lavorato contro gli iscritti, addirittura contro le loro idee».
Ma contro questa versione arriva la presa di posizione di Luca Smagliato, storico esponente della Lega a Stra a nome dei militati e sostenitori della sezione. «Militanti e sostenitori di Stra», spiega Smagliato anche per gli altri militanti, «avevano firmato all’unanimità un documento contro la candidatura di Paola Orlando, imposta dall’alto e in particolar modo dal direttivo provinciale. Le nostre indicazioni però non sono state tenute in considerazione». —
A. Ab.
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