Ittiturismo e pescaturismo

 JESOLO.
Sarà il «turismo blu», con le attività di ittiturismo e pescaturismo, la nuova frontiera dell' ospitalità sul litorale. L'obiettivo è dare un'ulteriore opportunità a chi ama trascorrere le proprie vacanze all'aria aperta, a fianco del già affermato «turismo verde» negli agriturismo. La quarta commissione del Consiglio regionale sta lavorando a una proposta di legge - primo firmatario il capogruppo Dario Bond (Pdl) - che regolamenterà le attività del settore agrituristico. E, per conoscere da vicino le potenzialità di queste nuove forme di ospitalità, la commissione ha lasciato per un giorno i palazzi regionali per riunirsi a Lio Maggiore, presso l'agriturismo «La Barena», struttura che già pratica il turismo «di terra e di acqua». Nel dettaglio la proposta, che entro qualche mese potrebbe approdare in Consiglio regionale, parla di ittiturismo e pescaturismo.  «Per quanto riguarda l'ittiturismo, la proposta prevede la possibilità da parte dei pescatori di ospitare turisti per la notte e per i pasti, con piatti di pesce legati ai prodotti della loro attività - spiega una nota - Mentre le attività di pescaturismo sono dedicate a chi vuole sperimentare, anche solo per qualche ora, la pesca con ristorazione a bordo delle imbarcazioni. Questo tipo di turismo legato al mare, alle lagune e ai loro prodotti ittici in Italia fa registrare circa 200 mila presenze l'anno, in continuo aumento».

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