Il rugbista Brunello apre un bar a un anno dal coma

MOGLIANO. L'incidente, la paura, il ricovero, la riabilitazione e poi una nuova esperienza che corona il sogno di una vita. Francesco Brunello, storico rugbista moglianese, nel maggio dell'anno scorso, suo malgrado era finito su queste pagine per il grave incidente che gli era capitato in scooter, lungo via Zermanesa. Le sue condizioni, a differenza dell'altro amico coinvolto, praticamente illeso, erano apparse subito molto serie: giunto al Ca' Foncello, i medici avevano deciso di porlo in coma farmacologico. Nei giorni successivi all'incidente, se possibile, le notizie sulle sue condizioni avevano destato ulteriore preoccupazione. Ad essere in apprensione non era solo il mondo del rugby moglianese, ma anche i molti conoscenti. Un'emorragia celebrale faceva temere il peggio: «Mi avevano trasferito in una struttura specializzata a Milano». Ma questa volta a raccontare la storia è lui, in prima persona.
Oggi infatti, Brunello parla da dietro il bancone del “Cul de sac”: perché ormai quelle quattro settimane passate in ospedale sono solo un lontano ricordo. A fine gennaio assieme al fratello Angelo ha preso in gestione il wine bar che si trova al civico 10 di via Don Bosco, nella piccola piazzetta davanti al Cafè Dersuit. Con loro c'è anche il terzo socio Daniele Bovolato, già titolare della Gourmetteria a Padova. La barista Lucia completa lo staff. Nelle settimane scorse si è tenuta l'inaugurazione ufficiale: una grande festa per tanti conoscenti e per la comunità di moglianesi che ogni fine settimana si ritrova sugli spalti dello stadio Quaggia.
Per Brunello, che in questi anni ha lavorato nel mondo del web, si tratta di un'esperienza nuova: «Ho sempre sognato di gestire un bar» racconta «e sono molto felice di aver realizzato il mio desiderio. In queste settimane mi sto ambientando tra ordini di materiale e nuovi orari». Il “Cul de Sac”, piccolo spazio arredato in stile design, con sedie moderne, tavoli in legno e luci soffuse, aveva aperto i battenti nell'ottobre del 2014, fine gennaio il cambio gestione. E il rugby? Intende tornare in campo? «Dopo 30 anni al rugby ho dato parecchio, quasi tutta la mia vita. Ora il mio posto è qui». Risponde Brunello, che da giovanissimo ha iniziato a indossare la maglia del Mogliano, passando poi al Casale e, ultimo in ordine di tempo, al Villorba, ruolo tallonatore. Forse non in campo, ma per il terzo tempo, una maglia ad honorem se la merita.
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