Il giudice del lavoro «Il commissario tratti con i sindacati»

Un mezza vittoria i sindacati Cisl, Cigil e Csa (Coordinamento sindacale autonomo) ieri l’hanno ottenuta: il giudice del lavoro Margherita Bortolaso ha invitato l’amministrazione comunale, rappresentata in udienza dall’avvocato Maria Maddalena Morino (responsabile del personale) a trattare con i rappresentanti dei lavoratori e a non compiere scelte unilaterali. In realtà l’obiettivo degli avvocati Alberto Impellizzeri per la Cisl e Leonello Azzarini per la Cigl era un altro: ottenere la condanna del Commissario Vittorio Zappalorto per comportamento antisindacale, visto che il 18 agosto scorso ha disdetto il contratto integrativo firmato e rinnovato lo scorso anno dalla parte pubblica e dai rappresentanti dei lavoratori del Comune (all’origine della disdetta c’è la critica situazione delle casse comunali e di conseguenza del bilancio 2014). A presentare per prima il ricorso era stata la Cisl, poi seguita dalle altre due organizzazioni sindacali: i rappresentanti dei lavoratori ritengono infatti che la decisione del commissario sta stata presa «con tempi, finalità e conseguenze palesemente illegittime». Si tratta di una disdetta che incide pesantemente sulla retribuzione dei dipendenti comunali perché taglia quella parte variabile dello stipendio (produttività, straordinari, eccetera) che da più di dieci anni ormai faceva parte della retribuzione.
Oltre che nel merito, i sindacati criticano la scelta anche nel metodo, visto che Zappalorto ha deciso senza alcuna trattativa, tra l’altro le organizzazioni che rappresentanto i lavoratori non si limitano a dire no ma sostengono di avere proposte alternative da avanzare per recuperare i soldi che mancano a chiudere i conti di quest’anno senza sforare il patto di stabilità. E, su questo, ieri il giudice Bortolaso ha dato loro ragione invitando le parti, naturalmente anche il Comune, a calendarizzare una serie di incontro in cui affrontare questi temi (tra l’altro, nel pomeriggio di ieri, il primo è già stato fissato per lunedì). Insomma, il magistrato ha rivolto un invito a confrontarsi soprattutto alla parte pubblica che, almeno fino ad ora, non l’aveva fatto e proprio su questa circostanza puntano i tre sindacati per ottenere la condanna per comportamento antisindacale. Il giudice del lavoro, comunque, non ha preso alcuna decisione sul ricorso e ha rinviato la discussione alla prossima udienza, quella del 14 ottobre. Nel verbale d’udienza, che stenderà lo stesso magistrato, conterrà anche un secondo invito e questo rivolto in particolare all’amministrazione comunale. Quello di prendere in seria considerazione la richiesta dei rappresentanti dei lavoratori di rivedere almeno in parte i tagli al fondo integrativo per i dipendenti in modo da penalizzarli il meno possibile. All’udienza erano presenti anche il segretario della Funzione pubblica della Cisl Massimo Grella e della Cgil Sergio Chiloiro, che sono intervenuti per spiegare il loro punto di vista, così come ha fatto l’avvocato Morino.
Grella ha spiegato che c’è la necessità di trattare su proposte concrete e ha proposto a partire da lunedì una tabella di incontri. Anche il futuro di questa trattativa, comunque, sembra dipendere dall’esito della missione del Commissario che ieri era a Roma per battere cassa con il governo. L’amministrazione comunale è stata invitata a trattare, ma nel caso il commissario decidesse di perseverare nei tagli a quella parte di stipendio integrativo nessuno gli può impedire di farlo, soprattutto nel caso abbia ottemperato all’invito del giudice Bortolaso, quello di incontrare i rappresentanti dei lavoratori, di dialogare, pur alla fine rimanendo sulla sue posizione. Naturalmente quello che sperano i sindacati è altro, sperano che la trattativa porti un’ammorbidimento delle posizioni di chi sostituisce sindaco e consiglio comunale, nella speranza che da Roma arrivi un piccolo salvagente.
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