Il Casinò resta chiuso almeno sino al 5 marzo Si spera nei ristori

VENEZIA
Il Casinò di Venezia resterà chiuso almeno sino al prossimo 5 marzo – come quelli di Sanremo e Saint Vincent – in base al nuovo decreto anti Covid predisposto dal governo. Un provvedimento temuto, ma purtroppo atteso, che mette in ulteriore difficoltà la casa da gioco veneziana, che ha perso circa 51 milioni di incassi nel 2020, per le chiusure imposte dal virus e chiuderà il bilancio con un passivo fra i 3 e i 4 milioni di euro. «Marzo è per noi la data limite per poter riaprire al pubblico e sperare di tornare a incassare», commenta l’assessore alle aziende, Michele Zuin, «ma bisogna vedere in che condizioni. Se ad esempio dovessero poi imporre la chiusura alle 18, sarebbe come non aprire, visti che il gioco si svolge soprattutto la sera».
Lascia qualche speranza anche il nuovo indebitamento per 32 miliardi previsto dal governo per nuovi ristori, tra cui dovrebbero rientrare finalmente le case da gioco che hanno già chiesto di essere risarcite, in base ai minori incassi registrati nel 2020, con una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Finora abbiamo ricevuto solo 150 mila euro», commenta ancora Zuin, «per cui aspettiamo di vedere come saremo risarciti in questa occasione e se effettivamente anche le case da gioco verranno riconosciute come aziende, quali effettivamente sono».
Anche il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, ieri, ha confermato che il problema è allo studio del governo, e che le attività del Veneto riceveranno un ristoro maggiore, essendo entrata ora la regione in zona arancione, con maggiori limitazioni alle aperture. —
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