Ex lattaio di 45 anni stroncato da infarto «Persona buona»

MESTRE. Se ne è andato all’improvviso, per un arresto cardiaco, Massimo Baldan. Era giovedì pomeriggio: il malore, mentre si trovava a letto, gli è stato fatale. A dare l’allarme sono stati i colleghi, preoccupati nel non vederlo al lavoro: lui, sempre puntuale e che per ogni minimo ritardo avvisava sempre.

Hanno chiamato il migliore amico, Davide Lapomarda, che non lo sentiva dal giorno prima. «Gli avevo mandato alcuni messaggi nel pomeriggio, ma non mi aveva risposto» ricorda. «Ho capito subito che era successo qualcosa di grave. Anche perché era una persona affidabile».

Per questo Davide ha chiamato il fratello Fabiano, che si è precipitato a casa di Massimo, ma ormai era troppo tardi. Baldan, 45 anni, viveva solo, con i suoi due cani, in via Torre Belfredo, proprio sopra la latteria che era stata prima del padre Luciano e che poi aveva rilevato, lavorandoci a lungo.

Nel 2012, a causa della crisi, era stato costretto a chiudere quel piccolo negozio, parte della memoria collettiva dei residenti del centro: storica attività che ha accompagnato generazioni di mestrini.

Lo aveva ceduto all’impresa funebre Iof Amadori, che ancora lo occupa al civico 126. Un passaggio del testimone che aveva segnato profondamente l’uomo, unito alla difficoltà incontrata nel trovare lavoro.

Attualmente faceva il pony espress per alcune pizzerie della zona: un’occupazione provvisoria, con la speranza di trovare al più presto un impiego più stabile.

«Era un pezzo di pane, sempre buono e disponibile con tutti. Ci conoscevamo da anni, sono molto addolorato» le parole dell’amico Davide. «La vita con Massimo è stata molto ingiusta, non si meritava una fine così. Lui che era una persona d’oro e con il cuore grande».

I funerali di Massimo Baldan saranno celebrati martedì alle 11 nella chiesa Madonna della Salute di via Torre Belfredo.

L. B.

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