Ennesimo raid dei ladri a forte Gazzera

L’ingresso di forte Gazzera L’area ha subìto tre furti in sette giorni
L’ingresso di forte Gazzera L’area ha subìto tre furti in sette giorni
 
GAZZERA.
Un colpo, il terzo in una settimana, rischia di fare chiudere i battenti a forte Gazzera, grande polo di attrazione non solo per chi abita nella Municipalità di Chirignago-Zelarino ma per una buona fetta di terraferma. Il furto è avvenuto nella notte tra lunedì e ieri.
 E quest'ultimo raid rischia di mettere in ginocchio il comitato di gestione di forte Gazzera, l'associazione di volontari che da tempo anima il complesso di via Brendole. Ieri pomeriggio il presidentre del comitato Graziano Fusati era più che demoralizzato: stavolta, tra materiale portato via e danni causati, il conto per l'associazione è salato: 50.000 euro. I malviventi hanno portato via di tutto, compresi i cavi elettrici che vengono adoperati per garantire la corrente elettrica in occasione della manifestazioni. Se la sono poi presa con le bacheche dei musei, danneggiandone alcune e sottraendo un buon numero di campioni di minerali. Difficile dire se si tratta degli stessi delinquenti che già nelle notti tra martedì e mercoledì e venerdì e sabato della passata settimana avevano preso di mira il forte. Il comitato di gestione è esasperato: «Sono demoralizzato», ammette Fusati, «stavolta abbiamo veramente bisogno che qualcuno ci dia una mano, in caso contrario saremo costretti a chiudere il forte». Dichiarazione che suona come una richiesta estrema di aiuto. Il problema è che questo succede in un periodo più che difficile per le casse comunali e municipali, tanto che il presidente di Chirignago-Zelarino Maurizio Enzo sta cercando una soluzione alternativa per aiutare il comitato, composto in gran parte da pensionati. L'ipotesi a cui Enzo sta già lavorando è quella di interpellare le aziende che solitamente svolgono manutenzioni all'interno dei siti municipali e capire se da parte loro è possibile prestare momentaneamente materiali a quelli del comitato di gestione. Se però non si troverà una soluzione e il forte sarà costretto a chiudere, sarà una grande perdita considerato il gran numero di eventi che si tengono nell'ex postazione di artiglieria di via Brendole.

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