Zaia torna sui borseggiatori: "Non dobbiamo abituarci, serve il pugno di ferro"

Pugno di ferro" contro i borseggiatori. Torna a chiederlo il presidente del Veneto Luca Zaia, qualche giorno dopo la sua proposta di far comprare agli enti locali i braccialetti elettronici per i recidivi. "Visto e considerato che noi non ci vogliamo omologare al fatto che avere i borseggiatori sia una cosa normale, che sia segno dei tempi, non vogliamo neanche omologarci al fatto di definirli microcriminali o parlare di microcriminalità", afferma Zaia. Oltre ai braccialetti, Zaia chiede un inasprimento delle pene e il Daspo dalle zone ad alta affluenza. E torna a commentare anche il caso delle denunce, da parte dei borseggiatori, ai residenti che li filmano: "Trovo assolutamente paradossale che ci sia qualcuno che si pone il problema di rispettare la privacy di questi borseggiatori dicendo ai cittadini non filmarli - afferma - "Se questo è un reato o se rischia di diventare un reato, il Parlamento provveda subito a fare in modo che i cittadini possono filmare i borseggiatori e denunciarli"

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