È morto Ferruccio Mazzola, primo allenatore del Venezia di Zamparini

Il centrocampista aveva giocato con i neroverdi che poi allenò per primo dopo la fusione. Da “mister” ottenne la promozione nel campionato 87-88 dalla C2 alla C1

VENEZIA. Lutto nel mondo del calcio. Si è spento all'età di 68 anni, dopo una lunga malattia, Ferruccio Mazzola. Nato a Torino il primo febbraio del 1945, figlio minore di Valentino e fratello di Sandro, bandiera dell'Inter, centrocampista prima e allenatore poi, Ferruccio Mazzola indossò, tra le altre, le maglie di Venezia, Inter, Fiorentina e Lazio. Con il club biancoceleste vinse lo scudetto nella stagione 1973-74.

Da allenatore Mazzola vinse con il Siena il campionato di serie C2 1984-1985 e ottenne una promozione, sempre militando in C2, con il Venezia nel 1987-1988: con lui gli arancioneroverdi passarono alla categoria superiore. Scelto dal neopresidente Maurizio Zamparini, Ferruccio Mazzola ottenne la prima promozione dopo la fusione.

La Lazio, in una nota sul proprio sito internet, "si unisce al cordoglio della famiglia Mazzola per la scomparsa di Ferruccio, ex centrocampista biancoceleste dal 1968 al 1971 e dal 1972 al 1974".

Nel 2004 Mazzola pubblicò il libro "Il terzo incomodo", nel quale rivolgeva una serie di pesanti accuse al mondo del calcio per quanto concerne l'abuso di pratiche dopanti negli anni Sessanta e Settanta. Nel mirino di Mazzola finì Helenio Herrera, il Mago dell'Inter di papà Moratti, reo a suo avviso di distribuire a titolari e riserve delle pasticche (Mazzola parlò di anfetamine) capaci di aumentare le loro prestazioni atletiche. Le accuse rivolte all'Inter e a quel ciclo leggendario della sua storia portarono Ferruccio Mazzola a rompere i rapporti con il fratello Sandro e con la società nerazzurra. Nel mirino di Mazzola finirono anche Fiorentina, Lazio e Roma. Mazzola ha vissuto nella Capitale, dove negli ultimi anni ha allenato i ragazzi della Borghesiana, la squadra del suo quartiere. Dal 2005 è stato presidente dell'associazione Futursport International, che si occupa, tramite lo sport, del recupero di adolescenti in stato di disagio sociale che si distinguono nell'attività calcistica. Dal 2006 e' stato attivo anche nell'Associazione vittime del doping fondata dai familiari di Bruno Beatrice, e successivamente è stato osservatore per il Treviso.

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