Da Porto Marghera a Campalto all’Arsenale e fino al Tronchetto

Porto Marghera, Campalto, Murano, Arsenale, Zona Portuale e Tronchetto nel Comune di Venezia. E i comuni di Bergantino, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara nella provincia di Rovigo.Sarà questo l’ambito territoriale in cui si svilupperà la “Zona logistica speciale”, con gli stessi benefici fiscali e le semplificazioni amministrative previste per una “Zona economiche speciale” come quelle già costituite con successo in alcune aree dell’Unione Europea – a cominciare dalla Polonia – e quelle in via di realizzazione in Calabria, Campania, Puglia e Basilicata.
Nel mondo sono operative oltre 4 mila di queste zone economiche speciali, nelle quali sono occupati complessivamente 68 milioni di lavoratori e si registrano scambi per 500 miliardi di dollari all’anno, sia i nquelle esistenti in Giordania, Marocco e Turchia, che in Polonia, dove dal 1994 sono 14 Zes per una superficie totale di quasi 20 mila ettari. Con la consulenza di “Ernst&Young” è stato messo a punto un piano industriale per Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, che ora potrebbe realizzarsi: si stima che sarebbero disponibili 385 ettari ad oggi dismessi o abbandonati i quali, inseriti in una Zes, potrebbero attivare in tre anni 2,4 miliardi di euro di investimenti e 26.600 posti di lavoro, tra diretti e indiretti. La Zls, alla stregua di una Zes sono composte da porti, aree retroportuali, piattaforme logistiche e interporti, durano almeno sette anni, possono essere regionali o interregionali e contemplare anche aree non adiacenti ma connesse sul piano economico .Tutte le imprese operanti nel territorio di una Zona economica speciale possono beneficiare di un pacchetto di agevolazioni fiscali, sotto forma di credito di imposta, incentivi economici e semplificazioni amministrative. Il bonus fiscale previsto consiste in un credito di imposta commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti nuovi, destinati a strutture imprenditoriali già esistenti e di nuova istituzione, che avviano un programma di attività economiche imprenditoriali o di investimenti ubicate in una Zes o in una Zls, come gl istessi benefici, come è stato deciso di fare per Venezia E Rovigo, con il via libera del ministro ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà .—
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