Con l'Imob decolla il biglietto unico
Ma il people mover viaggia con solo 60 abbonati, nel 2011 la card aumenterà i servizi

Il people Mover collega piazzale Roma al Tronchetto
A tre anni dal lancio, prove generali di carta multifunzione per le 560 mila tessere imob in circolazione, con i (per ora solo sessanta, ma ci si augura in aumento) abbonati Asm al people mover, che d'ora in poi potranno caricare il loro abbonamento sulla card di Actv.
Venis, infatti, è riuscita infine ad utilizzare una delle potenzialità da sempre esistenti, ma sinora inesplorate della tecnologia imob: se Actv occupa con i propri titoli di viaggio tutta la memoria del microchip sulla facciata della tessera, la card contiene anche un identificativo Rfid, codice univoco leggibile in modalità contactless, finora inutilizzato. «Uno strumento che via wifi, grazie alla rete a banda larga di Venice connected», osserva l'assessore alla Cittadinanza digitale, Gianfranco Bettin, «può essere letto e funzionare da chiave di accesso a una "nuvola" di servizi che stanno in rete e non vengono caricati direttamente sulla tessera, ma sono gestiti da ogni azienda pubblica, in maniera indipendente: l'obiettivo - se non verranno meno i fondi, visto che il bilancio è appeso al filo dei tagli statali - è di fare della tessera imob la vera CartaVenezia entro il 2011». I turisti - al loro arrivo in città - potranno riversare sulla tessera trasporti, musei, servizi igienici, ingressi al Casinò prenotati online; mentre i residenti - grazie anche agli accordi raggiunti con le università - potranno pagare e caricare buoni mensa scolastici, accessi agli impianti sportivi pubblici, ingressi alle biblioteche, prenotare il bikesharing (in ulteriore prospettiva il carsharing), pagare parcheggi ed autorimessa comunale. Per il momento, è un progetto. Dal primo dicembre, il test-prova è con Asm, dopo l'accordo da poco raggiunto da Actv con Atvo per la bigliettazione unica tra le due aziende, con uguale tecnologia imob. «L'integrazione dei documenti di viaggio con Asm», ha osservato l'assessore alla Mobilità, Ugo Bergamo, «è un primo, timido ma significativo obiettivo raggiunto, perché pone fine allo scarso dialogo tra le aziende della mobilità e rende più semplice la vita dei cittadini. L'obiettivo più ambizioso è quello di estendere l'intesa alla rete regionale Sfmr, il Sistema metropolitano di superficie, quando decollerà». Al momento, di certo, ci sono biglietti Atvo e gli accessi in abbonamento al people-mover (il servizio partirà il primo dicembre): 5 euro il prezzo del mensile per chi è già abbonato Actv, 15 il costo per il solo people-mover. Data l'attuale esiguità degli abbonati, si tratta più che altro di una prova generale multifunzione, utilizzando il sistema identificativo Rfid da sempre celato all'interno della tessera imob, che contiene un codice leggibile da sistemi diversi rispetto ai lettori Actv per il solo chip: una chiave capace di far accedere ad un numero molto variegato di servizi. Dipende tutto dai fondi a disposizione.
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