Cinquantenne travolto e ucciso dopo lo scontro tra auto e furgone

JESOLO. Stava per salire nella sua auto parcheggiata vicino a via Roma destra quando un furgone Fiat Ducato lo ha travolto, centrandolo in pieno. Non ha potuto fare nulla per evitarlo, Pier Vladimiro Peretto, 50 anni di Correzzola in provincia di Padova, che alle 5.20 stava probabilmente rientrando verso casa dopo la nottata trascorsa al lido di Jesolo. Ha avuto appena il tempo di sentire un rumore simile a un'esplosione, poi è stato investito dal mezzo che gli è volato addosso spazzandolo via senza trovare alcuna resistenza. Una frazione di secondi, poi il nulla.
A provocare l'invasione di carreggiata del furgone è stato lo scontro frontale con un'altra auto, una Mercedes Classe A con a bordo due amici. Il furgone, mezzo di trasporto di un panificio di Cavallino Treporti, era guidato da J.V. di 24 anni che stava procedendo lungo via Roma destra verso il lido. Proveniva da Cavallino e stava trasportando il pane come ogni mattina. In quel momento sarebbe sopraggiunta dalla laterale, via Vespucci, una Mercedes Classe A guidata da F.F. di 33 anni, residente a Tricesimo in provincia di Udine, con a bordo una ragazza, M.P., anche lei di 33 anni, di Udine. Lo scontro tra i due veicoli è stato molto violento. Il furgone, dopo il colpo con la Marcedes, ha perso il controllo e ha invaso la carreggiata opposta. Così ha centrato Peretto che pare stesse uscendo a piedi, forse dal parcheggio del Marina Club, noto locale della movida jesolana che si affaccia su via Roma destra. Stava in ogni caso camminando sulla strada quando il furgone gli è piombato addosso nella sua carambola impazzita sulla strada. Per lui non c'è stato nulla da fare, è morto sul colpo e senza avere scampo.
In un primo tempo sembrava che Peretto stesse facendo jogging, anche perché non aveva documenti con sè e indossava abiti sportivi. Ma successivamente è stato chiarito che invece stava per dirigersi alla sua auto per tornare a casa dopo una notte nei locali jesolani. Nell'impatto tra i due mezzi, ad avere la peggio sono stati i due friulani a bordo della Mercedes che sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale dell'Angelo di Mestre in prognosi riservata. Sul posto sono arrivati i mezzi e il personale sanitario del 118 di Jesolo, quindi i vigili del fuoco e i carabinieri di San Donà.
La strada è stata chiusa durante i soccorsi. Il corpo di Peretto, inizialmente coperto da un telo mentre era ancora riverso lungo la strada, è stato ricomposto e trasferito nella cella mortuaria dalle pompe funebri di Walter Gusso. Solo lievi ferite per il giovane alla guida del furgone del panificio di Cavallino Treporti.
La strada è stata chiusa per diverse ore, in attesa del nulla osta per spostare il corpo senza vita del padovano, quindi degli accertamenti dei carabinieri per la ricostruzione della dinamica e la pulizia e messa in sicurezza della strada. In mattinata sono giunti, dopo le 7 quando entrano in servizio, anche gli agenti della polizia locale jesolana che hanno deviato il traffico per non bloccare l'arteria principale del lido di Jesolo.
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