Chioggia, l’artista Franco Storchi ucciso da un malore

Il musicista, disegnatore e grafico è stato trovato morto nella sua abitazione. L’addio del figlio: «Ora sarai tra le stelle»

CHIOGGIA. È stato trovato morto, ieri mattina, nella sua casa di Porto Viro, dove viveva da solo, Franco Storchi, 62 anni, artista poliedrico, molto conosciuto a Chioggia per le sue doti di musicista ma anche di disegnatore e grafico. . L’amara scoperta è stata fatta all’arrivo nell’abitazione dalle addette alle pulizie che lo hanno trovato riverso sul divano, dove è deceduto, colto da malore, durante la notte.

Già la sera prima l’artista chioggiotto non si sentiva bene (era cardiopatico, tanto che portava un pacemaker) ed aveva avvisato il suo datore di lavoro che gli aveva chiesto se volesse andare all’ospedale. L’artista, però, aveva rifiutato il ricovero che aveva rifiutato e, dopo qualche ora, lo aveva tranquillizzato affermando di sentirsi meglio.

Evidentemente, però, il problema era molto serio tanto che nella notte è poi sopraggiunto il decesso.

La notizia della morte di Franco Storchi ha fatto subito il giro della città, dove era molto conosciuto soprattutto come musicista.

Da qualche tempo non suonava più perché aveva un problema alla mano sinistra, tanto che pochi giorni fa, aveva messo in vendita tutti i suoi strumenti musicali che non riusciva più a suonare, sollevando la preoccupazione dei suoi amici.

Compositore e arrangiatore musicale, ha collaborato ai successi dell’amico Piero Fidelfatti, tra i quali “Baila Chico” (1988), ha messo la sua firma anche in “Shaker Shake” dei Time (’83) e, tra gli altri, anche in “Disco Queen” scritto assieme a Fidelfatti per Ronnette with Anquanette.

Una carriera lunga e felice che lo aveva portato a suonare in giro con grande successo. «Una grossa perdita – lo ricorda Fidelfatti – che segnerà per sempre la mia vita. Adesso non voglio pensare a niente. Se stessi scrivendo su un pezzo di carta, si noterebbero solo le mie lacrime» .

Prima di ritirarsi, Franco Storchi era stato il tastierista dei “Venice Floyd” , la cover band chioggiotta dei Pink Floyd, ma sono molte le collaborazioni con altri musicisti di Chioggia, come Marco Spanio o Mirko Renier, il “Molleggiato 2” . Ma Franco Storchi era geniale, un vero artista, a tutto tondo, anche come disegnatore. Un talento naturale, che lo aveva portato addirittura ad illustrare - tra le altre - le copertine della rivista di fantascienza “Asimov – Storie di Fantascienza”, oltre a molte altre. Lo piangono la ex moglie Giuliana ed il figlio Andrea, a cui il padre ha trasmesso l’amore per la musica, e i molti amici con i quali divideva il suo tempo libero.

«Ciao papà – scrive il figlio sui social – mi lasci quello sguardo rivolto all’infinito, da sognatore, a ripetermi che tutto andrà bene, che non c’è nulla di cui preoccuparsi». «Mi lasci nel tuo essere pacato, introverso, a non far trasparire nulla, anche per non far preoccupare nessuno - continua il figlio sui social, - Mi lasci tutte quelle passioni che scorrono nelle mie vene, mi lasci le serate in cui son cresciuto nelle sale prove. Mi lasci i tuoi quadri, pieni di viaggi spaziali e di stelle, perché quelli come noi devono pensare oltre l’atmosfera, il mondo ci sta stretto, il nostro pensiero sta bene li, tra le stelle». —

Daniele Zennaro

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