Chiesa delle Terese ignorata dal Comune

il complesso seicentesco accanto all’Iuav, di proprietà di Ca’ Farsetti, abbandonato al degrado

VENEZIA. La chiesa delle Terese abbandonata al degrado dal Comune. La magnifica chiesa tardoseicentesca - progettata da un allievo del Longhena, Andrea Cominelli - sorge all’interno dell’ex Convento delle Terese, ceduto in concessione all’Iuav che qui ha insediato da anni la sua Facoltà di Design e Arti. Fu acquisita da Ca’ Farsetti nel 1925 dall’Istituto religioso di proprietà delle monache insieme al convento. Ma mentre il secondo fu poi appunto ceduto in concessione all’Università di Architettura, la chiesa rimase al Comune con l’obbligo di concederne l’uso alla Curia per la celebrazione di riti religiosi, in cambio dell’ordinaria manutenzione di essa.

Nel 1992 il Comune fece anche predisporre il progetto di massima per il restauro dell’edificio, che non riguardava solo la parte architettonica, ma anche gli apparati decorativi lapidei e lignei, l’arredo e l’oggettistica, per un importo, allora, di circa 5 miliardi di lire, circa 2 milioni e 600 mila euro attuali. Due anni dopo veniva progettato il primo stralcio, realizzato nel 1998, che «salvava» gli intonaci esterni della chiesa e del campanile e il risanamento della parte bassa della muratura dell’edificio.

Nel 1999 veniva invece progettato il secondo stralcio, per un importo di poco meno di un milione e 800 mila euro, quello fondamentale per far “rivivere” l’edificio realizzando l’impiantistica e un possibile uso per attività culturali e ricreative, in sintonia con quelle già ospitate nell’ex convento dall’Iuav. Ma da allora, e sono passati quindici anni, più nulla è stato fatto e la chiesa delle Terese - spogliata dagli arredi e dalle opere, ora conservate in deposito dal Comune - sta sempre più degradando, aggredita dall’umidità. Sulla vicenda delle Terese un’interrogazione è già stata rivolta all’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni dal consigliere comunale di Forza Italia Sebastiano Costalonga, chiedendo se sia possibile concludere il restauro e il recupero dell’edificio, ma finora senza risposta.

«È un vero peccato - commenta l’architetto Giuseppe Cristinelli, già ordinario di Restauro all’Iuav e responsabile della prima fase, poi interrotta, del progetto di recupero della chiesa - che un’edificio di questa importanza storica e architettonica sia abbandonato a se stesso, quando potrebbe essere recuperato, all’interno del complesso delle Terese, come museo, centro culturale, luogo di incontro o di organizzazione di concerti, come è del resto previsto dalla sua stessa destinazione urbanistica». Ma il Comune, a corto di fondi, fa evidentemente finta di dimenticarsene, finendo addirittura per mettere in discussione la stessa proprietà dell’edificio. Che intanto, progressivamente, degrada. (e.t.)

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