Morto l’ottico Romano, lutto a Caorle. Malato da tempo, aveva voluto sposarsi

Si è spento a 66 anni Giuseppe Romano, storico ottico del centro e figura nota anche nel mondo del calcio locale. Aveva lavorato per 45 anni nello stesso negozio e si era sposato lo scorso anno

Rosario Padovano
Giuseppe Romano
Giuseppe Romano

Si era sposato lo scorso anno, perché sapeva in cuor suo di non avere più molto tempo. Ieri notte, dopo due anni di malattia, si è spento l’ottico e sportivo Giuseppe Romano. Aveva 66 anni e aveva lavorato fino alla scorsa settimana nel negozio L’Ottica, poi divenuta Ottica Romano, in pieno centro storico, in Rio Terrà delle Botteghe.

Era nato a Prizzi, paese della Città metropolitana di Palermo, al confine con le località di Corleone e Lercara Friddi, ma anche con Palazzo Adriano, dove è stato girato il film premio Oscar “Nuovo cinema Paradiso”. E la vita di Giuseppe Romano è sembrata davvero un film.

I genitori risposero affermativamente alla chiamata di ricchi possidenti, i De Munari, per lavorare la terra a Torre di Mosto. A sei mesi, Romano viaggiò in treno tra le braccia di mamma e papà che poi, col tempo, aprirono una macelleria in viale Santa Margherita a Caorle.

Da 45 anni Giuseppe lavorava sempre nello stesso negozio. Quando la famiglia Gobbi decise di lasciare l’attività propose a Romano di acquisirla del tutto. Lui partecipò a un corso di formazione e divenne gestore unico dell’esercizio commerciale, frequentato anche in inverno. Ora tutti gli occhiali sono in vendita.

«Romano è rimasto a lavorare fino alla scorsa settimana» ha spiegato il figlio, Filippo «negli ultimi giorni invece era a casa. Voleva andarsene tra e mura amiche, e non in una stanza d’ospedale». Lo scorso anno, dopo un precedente matrimonio, ha sposato Maria Cristina. «Il matrimonio» ha riferito Filippo, «era programmato. Tuttavia il decorso della malattia è stato decisivo per accelerare i tempi».

Giuseppe Romano è un nome importante anche nel mondo dello sport locale. Ha militato nelle giovanili del vecchio Caorle e poi nei primi anni ‘80 in Promozione, prima della rapida discesa dei rossoblu fino alla Seconda categoria. Ha giocato anche nell’Eraclea.

Giuseppe Romano lascia la moglie, quattro figli, il fratello e la sorella e due nipotine. Il rosario verrà recitato lunedì 12 maggio alle 17.45 in duomo, dove tanti caorlesi vorranno salutarlo per l’ultima volta, alle 15 di martedì 13.

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