Caccia ai rapinatori dell’ospedale

MIRANO. Proseguono le indagini dei carabinieri per risalire ai due malviventi a volto coperto, uno armato di bastone e l’altro con in mano una torcia, che venerdì sera hanno messo a segno il colpo al Centro unificato di prenotazione (Cup) dell’ospedale di Mirano, rapinando le quattro dipendenti di circa 10 mila euro proveniente dall’incasso dei ticket e dal fondo cassa.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 19, quando le casse erano appena state chiuse. Gli inquirenti sono rimasti sul posto per diverse ore per rilevare tutti gli elementi in grado di arrivare al duo che, non è escluso, potesse avere un complice ad attenderlo. Ed emergono nuovi particolari su quanto avvenuto. Una delle cassiere, dipendenti di una cooperativa, aveva cercato di scappare alla vista dei banditi ma è stata strattonata a un braccio e poi colpita da uno dei malviventi, che avevano scavalcato il bancone per farsi consegnare il denaro. La ragazza ha urlato per il colpo ricevuto e verso tarda ora, per accertamenti, si è rivolta al pronto soccorso ma non ha riportato lesioni gravi. Inoltre, vicino al Cup c’è un bar, dove al momento della rapina c’erano due donne e un medico. Alla vista dei banditi e sentendo le urla delle cassiere, si sono spaventati ma hanno aperto la porta antipanico pronti a fuggire, nel caso la situazione fosse precipitata.
Le indagini sono orientate verso il mondo del crimine organizzato e i carabinieri vogliono risalire al basista che nei giorni scorsi deve avere fatto i sopralluoghi sul posto per preparare la rapina.
Nel frattempo ieri mattina si è cercato di dimenticare quanto successo la sera precedente. Solo una delle casse, anziché le normali quattro, ha funzionato ed era a servizio dei pazienti esenti. Per gli altri, c’erano a disposizione le macchine automatiche.
Su un vetro è stato affisso un cartello, firmato dalla direzione dell’azienda sanitaria: «Ci si scusa con l’utenza per l’improvvisa chiusura in data odierna della cassa servita. Le casse automatiche sono funzionanti. Il personale del Cup è a disposizione per informazioni e assistenza presso le casse automatiche vicino alla cassa». Da domani, tutto tornerà a essere regolare con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 19 e al sabato dalle 8.10 alle 12.
La paura e l’impressione tra personale e degenti è stata grande anche perché è la prima volta che si verifica una rapina all’interno dell’Asl 13. Ma i ladri avevano invece colpito con un furto avvenuto in Riviera del Brenta: a metà maggio del 2009, ignoti avevano fatto saltare con l’acetilene la cassa continua del centro prenotazioni dell’ospedale di Dolo. Il bottino era stato di 30 mila euro. Si era trattato di un colpo portato a termine da professionisti in grado di maneggiare il gas e di farlo esplodere a distanza.
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