Arsenale, bacino piccolo a rischio cessione

Manutenzione da migliorare. Ma intanto Comune e Actv pensano di cedere il bacino di carenaggio «piccolo» all’interno dell’Arsenale al Consorzio Venezia Nuova per la manutenzione del Mose. Un progetto fermamente contestato dai comitati e dai sindacati, e adesso messo in forse dalla «logistica» della manutenzione.
Non è ancora pronto infatti il nuovo cantiere di Pellestrina (ex De Poli) che Actv aveva acquistato dopo il fallimento del cantiere navale dell’isola. Una soluzione che il sindacato aveva all’epoca duramente contestato. «Per arrivare a Pellestrina», scriveva Usb all’allora direttore generale Maurizio Castagna, «ci vuole molto tempo, ore di moto e impiego del personale». Nell’isola dovrebbero andare le «grandi unità», motonavi e motozattere, visti gli spazi adeguati. Per vaporetti e motoscafi si è scelta la soluzione del Tronchetto. Ma anche qui i lavori non sono del tutto conclusi. Resta dunque in servizio il cantiere di Sant’Elena, dove da anni il Comune intendeva realizzare case e appartamenti. In forse quello dell’Arsenale. Spazio pubblico di raro pregio che nei piani del Consorzio Venezia Nuova doveva servire ad allargare la superficie già a disposizione della manutenzione del Mose. Aree affidate in concessione per trent’anni al pool di imprese che sta ultimando il sistema delle dighe mobili. Ma anche questo è adesso in forse, dopo lo scandalo che ha travolto il Mose e i suoi massimi rappresentanti insieme all’ex governatore Galan e ai presidenti del Magistrato alle Acque.
La nuova dirigenza del Consorzio (in testa il presidente Mauro Fabris) ha lasciato intendere che una spending review è possibile, e per riappacificarsi con la città non si esclude nemmeno la «restituzione» delle pregiate aree dell’Arsenale alla città. La manutenzione del Mose insomma potrebbe essere fatta a Marghera, nell’area ex Pagnan restaurata due anni fa e accessibile da terra alla laguna. In quel caso non servirebbero più nemmeno il Bacino grande e quello medio. Opere uniche nel loro genere, che per un secolo e mezzo hanno visto la costruzione e la manutenzione di navi.
Un invito al Comune a ripensare alla scelta di cedere il Bacino piccolo al Consorzio viene da comitati e associazioni. Che intanto parteciperanno lunedì prossimo all’iniziativa «Arsenale aperto», giro culturale per la parte monumentale dell’Arsenale organizzata da Vela, Marina militare e Ufficio Arsenale alla riscoperta delle bellezze monumentali del sito. (a.v.)
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