Arsenale aperto da settembre entrata libera dalla Tesa 105

Da settembre l’Arsenale sarà aperto alla città. Non più divieti di accesso, porte chiuse e aree militari. L’emendamento approvato dal Senato porta in laguna una svolta storica. Dopo decenni di...
Di Alberto Vitucci

Da settembre l’Arsenale sarà aperto alla città. Non più divieti di accesso, porte chiuse e aree militari. L’emendamento approvato dal Senato porta in laguna una svolta storica. Dopo decenni di richieste a vuoto, la proprietà del compendio passa al Comune. 46 ettari tra edifici, tese e specchi d’acqua, quasi un sesto dell’intero centro storico. E una rivoluzione alle porte. «Stiamo lavorando per aprire al pubblico l’Arsenale già da settembre», conferma il presidente della società Arsenale spa Roberto D’Agostino, «con quello che in questo momento l’Arsenale può offrire, cioè se stesso». L’ingresso sarà dalla Tesa 105, appena restaurata, dove si stabiliranno anche gli uffici della Spa, a cui il Comune proprietario conferirà la gestione del luogo. Nei prossimi giorni partirà anche la gara per la gestione di un bar. All’Arsenale, ex fabbrica navale della Serenissima, splendido spazio storico e monumentale, si potrà accedere anche dall’acqua.

La novità più importante riguarda i canoni di concessione. Fino a ieri quelli per i Bacini di carenaggio e la parte Nuovissima (in concessione al Consorzio Venezia Nuova fino al 2025) e quelli dei capannoni occupati (da Tethis, Cnr e Consorzio) venivano versati al Demanio. Adesso i soldi finiranno al Comune, che li girerà alla società. «Avremo una base finanziaria su cui contare per i restauri, la pulizia e la guardiania». In programma il proseguimento dei restauri delle Tese, e delle parti oggi in uso alla Marina che saranno dismesse come la Tesa sansoviniana del Bucintoro, il piazzale Campanella, le Tese di San Cristoforo e i capannoni verso la laguna nord. Il Comune diventerà proprietario anche di Gaggiandre e Corderie, i luoghi in concessione alla Biennale per le sue Mostre. Alla Marina militare, come inserito nel testo del decreto, rimarrà la proprietà degli spazi utilizzati per le sue funzioni istituzionali, cioè gli uffici sul lato sud e alla porte dei Leoni, l’Istituto militare di Studi marittimi, una parte della darsena oggi sottoutilizzata. Ma l’Arsenale sarà aperto e visibile a tutti. «Non succederà più come oggi», dice D’Agostino, «che in Arsenale possono entrare solo i militari o chi ci viene per lavoro». L’obiettivo è quello di ripetere a breve la straordinaria esperienza della Coppa America del maggio scorso. Con le barche e i visitatori dentro l’Arsenale. La Coppa tornerà nell’aprile del 2013. Ma intanto, già per l’inverno, l’Arsenale diventato di proprietà del Comune potrà ospitare eventi e rassegne. E semplicemente aprire le sue porte alla città. Che potrà godere e contemplare un monumento unico al mondo.

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