Arena Duse, bando ritirato la gestione rimane un rebus

Arena dimenticata, in balia di vandali e dell’usura del tempo. Come non bastasse, il bando per la gestione dell’area, indetto dall’amministrazione a marzo 2017, è stato ritirato a causa di alcuni vizi di forma. Da allora, è calato il silenzio.
La struttura, costata sette miliardi delle vecchie lire, comprende un teatro all’aperto, inutilizzato da anni, un ampio spazio verde in abbandono, e un’area fitness, assegnata a alcune associazioni.
Da tempo la città chiede che l’arena Duse torni allo splendore di alcuni anni fa quando ospitava spettacoli di ogni genere e una cordata di associazioni si era resa disponibile a accollarsi le spese della manutenzione e occuparsi della gestione, ma l’amministrazione dopo aver preparato un bando per l’assegnazione lo ha ritirato perché non era regolare. Da allora è passato un anno, il bando non è più stato realizzato e sull’arena pendono grossi punti di domanda. La struttura era stata realizzata dalla giunta Guarnieri con fondi della Legge Speciale e con fondi regionali. Ne uscì un contenitore dalle molte potenzialità: teatro all’aperto per concerti, spettacoli teatrali, kermesse di moda, raduni e saggi di fine anno; area fitness per attività motorie; ampio giardino intorno e parcheggio. Per alcuni anni l’arena è stata sfruttata bene, poi l’impossibilità di utilizzarla d’inverno per la mancanza di copertura ha iniziato a causare i primi cedimenti e la necessità di manutenzioni che non sono mai arrivate.
L’inutilizzo di pari passo ha aperto la strada ai vandali che periodicamente hanno scorrazzato negli spazi all’aperto, sprovvisti di sistemi di videosorveglianza, e anche negli spazi chiusi dell’area fitness arrecando ingenti danni. La parte strutturale ha iniziato a accusare i segni del tempo con infiltrazioni, intonaco cadente, gradinate rotte. Nel 2016 si è formato un gruppo spontaneo, il comitato Arena Duse, che ha iniziato a chiedere di potersi occuparsi della gestione accollandosi l’onere delle spese di manutenzione e ha chiamato a raccolta le forze della città organizzando una giornata straordinaria di pulizia per ridare decoro al contenitore.
Da lì si è aperto un dialogo con l’amministrazione comunale, prima con quella di Casson e poi con quella di Ferro, ipotizzando una convenzione con cui arrivare al recupero della struttura e alla sua riapertura. A marzo 2017 l’assessore al patrimonio Marco Veronese ha annunciato un bando per trovare un soggetto in grado di occuparsi della manutenzione e della sorveglianza. Il bando c’è stato e hanno risposte quattro soggetti. Tra questi anche il comitato Arena Duse che ha presentato un progetto per il recupero del teatro, la sistemazione del parco, l’apertura di una palestra e di spazi in cui ospitare anche delle start up. I soggetti attendevano con ansia il verdetto, ma a sorpresa l’amministrazione ha ritirato il bando spiegando che c’erano vizi di forma.
Qualcuno vocifera che forse l’amministrazione abbia deciso di modificare la destinazione d’uso del bene e che non ci sarà più alcun bando. Qualcuno fa anche notare che nel frattempo l’erba che attornia l’arena è altissima, ospita zanzare, topi, bisce e animali di tutti i tipi; le scale che portano alla sommità sono accessibili e esiste solo un parapetto di 50 centimetri che di certo non impedirebbe a qualcuno di cadere nel vuoto in caso di scivolata; la corrente è ancora accesa e i contatori non sono protetti; le vasche di laminazione realizzate a corredo del megatubo hanno compromesso una grossa parte del parco e spesso si trasformano in una distesa di fango. —
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