Ancora i ladri a scuola Rubati i canti di Natale

SPINEA. Rubati i computer delle maestre con i canti della recita di Natale. Scuole ancora nel mirino a Spinea: stavolta a farne le spese è stata la materna di Fornase la scorsa notte. Tanti danni, bottino esiguo e indignazione alle stelle in città, dove qualcuno comincia a sospettare la presenza di una banda dedita ai blitz nei plessi scolastici.
I banditelli sono entrati da una porta antipanico, trovando il modo di aprirla da fuori senza scardinarla. Poi si sono diretti a colpo sicuro verso l’aula multimediale della scuola primaria, che comunica con la materna, ma non sono riusciti a entrare grazie a una porta blindata. Hanno quindi puntato sull’aula insegnanti dell’asilo, trovando il modo di aprirla con la chiave, recuperata poco distante. Lo scasso è stato invece messo in pratica all’interno dell’aula, vittime gli armadietti e i cassetti delle insegnanti, scardinati e svuotati in cerca di soldi e materiale di valore.
Dentro i ladri hanno trovato però solo qualche fotocamera per le attività didattiche, evidentemente di scarso interesse, visto che sono state lasciate sul posto. Spariti invece due pc portatili, utilizzati dalle maestre per l’organizzazione delle attività con i bambini. Al loro interno c’erano anche i canti di Natale per la recita scolastica in programma nei prossimi giorni e che ora le maestre dovranno recuperare. Per fortuna ne erano state prodotte altre copie, in altri pc. La scuola ha fatto subito sapere che la festa di Natale non è a rischio.
Disarmante invece la continuità con cui le scuole di Spinea vengono prese di mira. L’ultima volta, alla Anna Frank, era sparito, tra le altre cose, un costoso televisore utilizzato per la didattica: l’episodio aveva scatenato una gara di solidarietà tra genitori e cittadini, che avevano raccolto oltre 700 euro, grazie anche all’appoggio di molti negozi che si erano proposti come punto di raccolta per le offerte. Mesi fa i vandali erano arrivati al punto di appiccare il fuoco di fronte alla scuola Mantegna e anche in quel caso genitori e volontari non si erano risparmiati, contribuendo a ripristinare l’agibilità dell’edificio in tempi record. «Non hanno ancora capito che il danno più grande lo fanno ai bambini, non alle strutture», afferma l’assessore all’Istruzione Loredana Mainardi, «tutti i discorsi sull’educazione, il bene comune e il rispetto sembrano vanificati di fronte e episodi del genere».
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