Alluvione a Venezia, mezzo miliardo di danni: danneggiati anche mosaici e colonne di San Marco

Il patriarca: "La gente è esasperata". Secondo il presidente Zaia la conta dei danni è ancora parziale. Il ministero sblocca altri 65 milioni per Venezia e altri 8 Comuni della laguna e del litorale
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 19.11.19.- Negozi con l'acqua alta.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 19.11.19.- Negozi con l'acqua alta.

Nel negozio di Venezia sommerso dall'acqua alta

VENEZIA. «Sulla mia scrivania ho già mezzo miliardo di danni contabilizzati, ma la partita dei danni causati dall'ondata di maltempo in Veneto non è chiusa». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fatto il punto della situazione a chiusura della settimana in cui il Veneto è stato flagellato dal maltempo.

«Basta pensare alle spiagge, alla montagna, ma anche ai cantieri al lavoro per riparare i danni della tempesta Vaia dello scorso anno. Per il momento, comunque, preferisco non azzardare una cifra finale. E ricordo che queste cifre non comprendono quelle di Venezia».

IL SOPRALLUOGO. Zaia ha effettuato ieri un sopralluogo nell'intera regione, riscontrando situazioni di emergenza a tutte le latitudini: dagli smottamenti all'ingrossamento dei fiumi in montagna, dalle situazioni devastate del Veneto orientali all'intero litorale.

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«Come autorità di protezione civile, - ricorda - ho dichiarato lo stato di crisi, chiedendo al presidente del Consiglio Conte e al responsabile della protezione civile nazionale Borrelli in primo luogo di tamponare l'emorragia con la nomina del sindaco di Venezia Brugnaro a commissario per Venezia. Adesso presenteremo una relazione sommaria dei danni in tutto il Veneto, la foto di quel che è accaduto, che è qualcosa di veramente preoccupante».

DANNI AI MOSAICI DI SAN MARCO.  Ci vorrà tempo per capire esattamente i danni che l'acqua alta e soprattutto il sale che contiene, hanno causato alla basilica di San Marco, ma è già evidente l'ammaloramento di alcuni mosaici del pavimento, in particolare quelli raffiguranti due pavoni e quelli di un tappeto fiorito.

Lo riferisce la Procuratoria di San Marco. Danni anche alla base di alcune colonne in marmo che si sono parzialmente frantumata.

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IL PATRIARCA: "STATUTO SPECIALE PER VENEZIA". - «Quando io chiedo uno statuto speciale per Venezia non chiedo assolutamente nessuna forma di Autonomia o di separazione, ma semplicemente di riconoscere che Venezia è una realtà diversa rispetto alle altre città, e quindi per essere giusti va trattata diversamente».

Lo ha detto monsignor Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, oggi a Padova a margine di un evento alla Facoltà Teologica del Triveneto. «Questo - ha precisato Moraglia - non vuol dire che dobbiamo portare a casa più soldi degli altri, sto facendo un discorso di rispetto di questa realtà».

Riguardo all'acqua alta, Moraglia ha aggiunto: «è terminata l'emergenza immediata, ma la sfida che noi abbiamo è quella di ripensare la città. Il problema sono i mesi di ottobre-novembre dell'anno prossimo e dell'altro, perché prima del 31 dicembre 2021 il Mose non sarà pronto: saranno due autunni e inverni preoccupanti, anche perché la gente è esasperata».

65 MILIONI DAL MIT. Sono pronti 65 milioni di euro per la salvaguardia e la conservazione della laguna di Venezia, 46 dei quali sono destinati alla città che nei giorni scorsi ha vissuto la drammatica ondata di acqua alta.

Lo fa sapere il Mit, spiegando che si tratta di fondi contenuti nella legge speciale su Venezia, rifinanziata dalla scorsa legge di Bilancio, che sono stati sbloccati dalla ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.

Le risorse sono aggiuntive rispetto ai 20 milioni già stanziati per Venezia dal Consiglio dei ministri che ha concesso lo stato di emergenza

Nel negozio di Venezia sommerso dall'acqua alta

RISORSE PER 9 COMUNI. La presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta del Mit, prosegue la nota del ministero, ha già adottato il decreto che ripartisce da subito a nove comuni i complessivi 65 milioni per compiere lavori di manutenzione, riqualificazione e conservazione della laguna di Venezia. Le risorse, suddivise tra i comuni di Venezia, Chioggia, Mira, Jesolo, Cavallino-Treporti, Musile di Piave, Campagna Lupia, Codevigo e Quarto Altino, saranno disponili nelle casse dei centri e potranno essere destinate a interventi di varia natura per la salvaguardia della laguna: dalla protezione delle sponde, alla riqualificazione delle banchine, opere di dragaggio, viabilità e recupero di immobili.

 

 

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