Addio a Patrizia, Spinea si ferma

SPINEA. Potrebbero essere più di quattro le lettere lasciate da Patrizia Lazzarini prima di togliersi la vita nel bagno di casa, martedì scorso a Salzano. Oggi a Spinea, dove la cinquantatreenne aveva a lungo vissuto e lavorato, è il giorno del saluto. Alle 15 nella chiesa di Santa Bertilla a Orgnano sono in programma i funerali, a cui parteciperanno anche i commercianti di Spinea, che per l’occasione hanno deciso di tenere le serrande abbassate in segno di lutto. Ci saranno anche le autorità comunali. È un paese ancora scosso Spinea, che partecipa al lutto che ha colpito la famiglia ma anche un’intera categoria, quella dei commercianti e dei titolari della attività del centro, di cui Patrizia Lazzarini era un po’ l’anima. Titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche Dauli 2, in via Roma, la donna era conosciuta da molti in centro città e tutti apprezzavano la sua professionalità e il suo sorriso, sempre stampato sul volto. Sorriso che, dicono le amiche e colleghe, aveva anche lunedì, solo poche ore prima di compiere quel tragico gesto. Restano chiuse nel privato le ragioni che hanno portato alla decisione di farla finita. Patrizia potrebbe averle solamente toccate nei suoi scritti, lasciati ad amici, parenti e a un sacerdote. Anche se la famiglia ripete: «I debiti non c’entrano». La notizia della sua scomparsa ha toccato non solo Salzano, dove viveva in via Cesare Battisti, e Spinea, dove aveva vita e conoscenze, ma anche Mirano: la sua famiglia era originaria di Campocroce, borgata Canaceo, i genitori Elvira e Carlo sono sepolti nel cimitero della piccola frazione. Legami di parentela Patrizia ne aveva con la grande famiglia dei Salviato, a cui appartiene anche l’attuale assessore all’Urbanistica Giuseppe Salviato, suo cugino. «È stata una notizia terribile, anche se non ci vedevamo spesso, se non in occasione di ritrovi di famiglia», spiega. Anche Alvio Salviato, molto noto a Mirano, sempre di Campocroce, è scosso: «Ho preso un caffè con lei giusto pochi giorni fa», afferma, «non capisco cosa possa essere successo, siamo tutti turbati». I legami di parentela e affetto che Patrizia aveva percorrono dunque chilometri, attraversando mezzo Miranese. Anche per questo motivo oggi, alle esequie, si prevede una grande partecipazione. Patrizia Lazzarini lascia la figlia Elena, i fratelli Lina, anch’essa titolare di un’agenzia a Dolo, e Luciano, in passato capogabinetto del sindaco di Venezia. Uno zio di Patrizia, Renzo Lazzarini, è stato in passato anche consigliere comunale a Mirano.
Filippo De Gaspari
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