«Voglio diventare un grande del mezzofondo»

NOALE. Sotto le torri di Noale brilla una nuova promessa del mezzofondo. È Catalin Tecuceanu, 16 anni, romeno. Velocità, ritmo e testa: queste sono le caratteristiche del giovane mezzofondista, portacolori dell’Atletica Due Torri Noale, che ha chiuso l’anno sportivo 2015 dopo aver incasellato una serie di successi che l’hanno portato fino al terzo posto nel ranking veneto con il crono di 3.30.36 sui 1200 siepi. Crono che gli è valso il quindicesimo posto agli italiani cadetti di BorgoValsugana.
«Ho sempre amato fare attività fisica, poi, vedendo i tre fratelli maggiori praticare la corsa ho voluto provare» spiega il 16enne Catalin «ho iniziato quattro anni fa, anche se la mia vera attività sportiva è iniziata a settembre insieme al mio attuale tecnico Lionello Bettin, che sin dal primo giorno ha seguito la mia preparazione. Definire Bettin un semplice tecnico è riduttivo, per me è molto di più, rappresenta un punto di riferimento costante per la mia crescita di atleta, averlo al mio fianco mi fa sentire più tranquillo».
2015 costellato di risultati importanti. Qual è il segreto per diventare un ottimo mezzofondista? «Bisogna essere corridori “completi”. Correre ad alta intensità distanze dagli 800 ai 5000 metri presuppone velocità e resistenza facendo sempre molta attenzione a tutto. Gareggiare su queste distanze è come stare sul bordo di una riva e non cadere, bensì avere piena padronanza in un campo dove la fatica intossica i muscoli e la volontà. Il 2015 è stato un anno importante. Sono partito bene a maggio con la miglior prestazione sugli 800 metri con il crono di 1.57.73. Poi sono arrivati altrettanti risultanti di rilievo nei 400 ostacoli con il crono di 57.98, 52.32 nei 400 piani, 4.13.15 sui 1500».
Un modello cui ispirarsi? «Ammiro Mohamed Farah, britannico campione dei 5 e 10mila metri. Ma anche il keniota David Lekuta Rudisha, autentico signore degli ottocento».
E poi bisogna trovare il giusto equilibrio fra studio e sport. «Sicuramente studiare e allo stesso tempo praticare uno sport a livello agonistico non è facile e formule magiche non ce ne sono. Frequento l’indirizzo meccanico in un istituto professionale a Castelfranco, e conciliare lo studio con lo sport richiede energie fisiche e mentali. Se non ci sono le giuste motivazioni e un forte carattere, può diventare impossibile finire la scuola».
Prossimi impegni? «Il 17 gennaio gli indoor a Padova, in febbraio voglio puntare al podio ai campionati italiani di Ancona, sfidando i migliori mezzofondisti italiani».
Giancarlo Noviello
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