Venezia, battere il Pescara per non avere rimpianti

MESTRE. Cinque gol, il Venezia a stelle e strisce, li aveva incassati solo due anni fa a Piacenza (con Vicario, Modolo e Fabiano in campo), ma era la poule scudetto della Serie D, giocatori con la testa ormai alle vacanze dopo aver domato il Campodarsego. Adesso, il Venezia vuole dimenticare il sabato grigio di Cremona, la regular season chiuderà tra tre giorni al Penzo contro il Pescara, una partita da vincere per provare a scavalcare all’ultima curva il Palermo e saltare il primo turno dei playoff. La “sberla” con la Cremonese non scalfisce certo la straordinaria stagione della squadra di Pippo Inzaghi, che potrebbe incrociare il suo vecchio amico Alessandro Nesta, neoallenatore del Perugia, nei playoff. «Fino al 3-1, siamo stati in partita», ha spiegato Matteo Bruscagin, «rischiando anche di pareggiare la seconda volta con Litteri. Il terzo gol della Cremonese ha chiuso il match, ci siamo allungati e disuniti. È da cancellare l’ultimo quarto d’ora, come era accaduto a Salerno nel primo tempo. Sono le uniche due macchie negli ultimi quattro mesi, per il resto il Venezia ha compiuto un cammino esaltante, ha conquistato 37 punti nel girone di ritorno con una gara ancora da giocare. Cremona comunque ci serva da lezione».
Sabato, a Bruscagin è stato annullato un gol, poteva essere il bis dopo quello di Novara. «Ho rivisto le immagini, seppur di poco ero in effetti davanti a tutti. Sto attraversando un buon periodo, cerco di essere utile anche in fase offensiva con gli inserimenti dalla retrovie».
Venerdì arriva il Pescara, che si è complicato il cammino verso la salvezza con la sconfitta in casa contro l’Ascoli. «Gli abruzzesi verranno a Venezia per conquistare almeno quel punto che vale la permanenza in B, noi sappiamo che una vittoria potrebbe permetterci di scavalcare il Palermo qualora non passasse a Salerno. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato, sarebbe ottimale saltare il primo turno e avere il vantaggio del fattore campo anche nella semifinale».
La sfida di Cremona ha fatto intendere al Venezia quale clima troverà nei playoff. «Non è stata la partita di Cremona a farcelo capire, tutte le gare sono delicate, ogni squadra ha un obiettivo. Non è che a Novara e Vercelli sia stato semplice, però quelle partite siamo riusciti a portarle a casa».
Lunedì “diverso” per Marcello Falzerano che si è allenato da solo al Taliercio al mattino e poi si è trasferito a Rimini, dove in serata era in programma la consegna dei Top 11 Serie B con i migliori del campionato votati dai 22 allenatori. Falzerano è risultato il miglior centrocampista del torneo, Leandro Rinaudo ha ricevuto il premio come miglior direttore sportivo, il Venezia come migliore squadra.
Michele Contessa
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